Passaggi di consegne alle Gallerie Estensi, la direttrice Martina Bagnoli lascia Modena

La direttrice Martina Bagnoli lascia le Gallerie Estensi dopo 8 anni di lavoro. La nuova direttrice Alessandra Necci prenderà servizio a metà gennaio. Grazia Maria De Rubeis, direttrice della Biblioteca Estense, si trasferisce a Ferrara per guidare la Biblioteca Ariostea. Digitalizzazione delle opere storiche: 145mila consultabili in rete.

È tempo di passaggi di consegne alle Gallerie Estensi. A conclusione di due mandati, proprio la scorsa settimana la direttrice Martina Bagnoli ha presentato il suo bilancio sociale che abbraccia otto anni di lavoro: dal 1° febbraio dirigerà l’Accademia Carrara di Bergamo. "In questi anni ho avuto grandi soddisfazioni, tuttavia sentivo che il percorso della riforma dei musei fosse per me una stagione conclusa, e mi attraeva l’idea di andare a lavorare in una struttura più indipendente – ha spiegato –. Ma non è detto che in futuro non possa tornare a occuparmi di un museo statale". Da metà gennaio si insedierà ufficialmente la nuova direttrice delle Gallerie Estensi, Alessandra Necci, designata venerdì scorso dal Ministero della Cultura.

E proprio ieri, a margine della presentazione della mostra sulle preziose legature storiche, la direttrice della Biblioteca Estense Grazia Maria De Rubeis ha annunciato che dal prossimo 8 gennaio prenderà servizio a Ferrara per guidare la Biblioteca Ariostea. Si trasferisce dunque da una città estense all’altra, da una biblioteca nazionale a una di competenza comunale. "Ma la coincidenza con il cambio della direzione delle Gallerie è soltanto casuale – sottolinea –. Il mio mandato qui a Modena non era in scadenza: ho partecipato a un bando per la biblioteca di Ferrara e sono stata selezionata".

Grazia Maria De Rubeis, originaria de L’Aquila, dal 2019 dirige la storica biblioteca degli Estensi, un vero scrigno di tesori librari. Proveniva dalla Biblioteca Palatina di Parma di cui è stata dapprima funzionaria, poi direttrice dal 2016. "A Modena tuttavia sono molto legata, perché proprio in questa provincia ho iniziato il mio percorso professionale", racconta. All’Estense ha dovuto affrontare anche i tempi complicati della pandemia che non hanno fermato tuttavia il grande lavoro di digitalizzazione delle opere storiche: sono già 145mila quelle consultabili in rete. "L’Estense Digital Library – osserva – è stata ed è certamente la più grande e importante esperienza realizzata in questi ultimi anni".

Stefano Marchetti