Pazzo aprile riporta la neve in montagna

Frassinoro, i fiocchi hanno imbiancato ieri pomeriggio l’alto Frignano. "Venti centimetri al passo di San Pellegrino e 15 al Lago Santo"

Pazzo aprile riporta la neve in montagna

Pazzo aprile riporta la neve in montagna

La neve ha imbiancato ieri pomeriggio tutto l’alto Frignano, soprattutto al di sopra dei 900 metri, raggiungendo i 20 cm al passo di san Pellegrino (Frassinoro) col ritorno in azione dei mezzi spartineve e spargisale sulle strade in quota. Circa 15 cm al Lago Santo ed una decina ai passi dell’Abetone e di Barigazzo. Dopo alcune giornate di caldo moltoi sopra la media, vi è stato ora un brusco ritorno dell’inverno, aggravato proprio perché ha fatto seguito ad un periodo quasi estivo che aveva fatto anticipare la fioritura e la germogliazione delle piante. Ieri mattina meno 5 gradi sul Cimone e temperature attorno allo zero nelle vallate. La neve è caduta, a volte fittamente, sino a Sestola, Pievepelago, Frassinoro, Fiumalbo e frazioni, a tratti poi sostituita da pioggia. Solo alcuni fiocchi a Pavullo. A farne le spese molti rami, già con le foglie, caduti anche sulle sedi stradali. I Vigili del Fuoco e personale di Provincia e comuni sono intervenuti in alcuni casi sia nel Frignano che nel Val Dragone. Sino al pomeriggio non erano comunque segnalati particolari disagi alla circolazione, anche se già parecchi automobilisti avevano sostituito i pneumatici da neve con quelli estivi. In aprile la neve non è giudicata rara sul nostro Appennino (dove ogni decina di anni si verificano nevicate anche a maggio), ma lo diventa dopo un inverno avaro di precipitazioni e con una stagione primaverile avanzata che ora deve fare i conti anche nei prossimi giorni con una recrudescenza del freddo. Infatti da ieri sera i tecnici della Provincia sono usciti usciranno per salare le strade maggiormente a rischio di ghiaccio, tra cui la strada provinciale 32 di Frassinoro e la strada provinciale 324 del Passo delle Radici. Una beffa per la nostra montagna dove non è praticamente caduta tutto l’inverno - commentano operatori degli impianti di risalita della zona- in questo anno pazzo come non mai! L’unico lato positivo è la smentita a chi pensava che in Appennino non nevicava più.’ La stagione sciistica è stata comunque la peggiore degli ultimi 40 anni, provocando non pochi danni al movimento turistico-sportivo ed al suo indotto appenninico. Danni che ora rischiano di compromettere anche l’avvio della ‘bella stagione’. Bene è stato non smantellare la struttura di supporto alla viabilità, con la Provincia che quest’anno per tenere pulita la rete di oltre 900 chilometri di strade ha a disposizione 165 mezzi di cui 115 spartineve, tutti di ditte private convenzionate. In aggiunta due turbine di proprietà della Provincia.

Giuliano Pasquesi