Per l’accoltellatore solo una denuncia: libero

Viale Gramsci, il clandestino che domenica sera ha ferito due persone al bar è stato subito individuato. Ma non può essere arrestato.

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Ha seminato il terrore in un viale dove ormaila paura rappresenta la quotidianità. Non bastano residenti scortati a casa dalla polizia a causa di pusher minacciosi: domenica sera un folle ha accoltellato due clienti intenti a chiacchierare seduti comodamente al bar. Motivo? Lo avevano – a suo parere – fissato troppo a lungo. Neppure il tempo di individuare l’aggressore che le pattuglie della polizia sono nuovamente tornate in viale Gramsci a seguito di una segnalazione per rissa tra gruppi di stranieri. Insomma: vien da dire che la situazione nell’angolo ‘scuro’ e noto della città è divenuta quanto mai esplosiva, nonostante le forze dell’ordine abbiano e da tempo incrementato i controlli, soprattutto dopo l’ultimo episodio che ha visto appunto uno degli appartenenti del comitato seguito e minacciato da due spacciatori dopo una riunione.

Una rivolta della criminalità e degli spacciatori in primis: è questo che sta accadendo sotto gli occhi preoccupati dei cittadini che, uniti in comitato, hanno comunque dichiarato ‘guerra’ ai pusher mentre i commercianti che, nonostante tutto, sottolineano di riuscire a lavorare bene si dichiarano stanchi di riflettori troppo accesi proprio per questioni di criminalità. Ma torniamo all’aggressione di domenica sera. Sono circa le 19.50 ed un albanese 41enne, noto cliente del bar pretende di andarsene senza aver pagato la consumazione, per un totale di otto euro. Il titolare convince lo straniero, clandestino sul territorio, a tirare fuori le banconote facendogli presente come, in caso contrario, sarebbero intervenute le forze dell’ordine. L’uomo, già particolarmente agitato probabilmente per precedenti e numerosi bicchieri ingeriti nel pellegrinaggio da un bar all’altro inveisce un po’ contro tutti poi, all’esterno, aggredisce verbalmente tre clienti pakistani ‘rei’ di averlo osservato troppo a lungo.

Nonostante gli insulti i tre amici non reagiscono e continuano a chiacchierare. A quel punto l’albanese finge di allontanarsi ma torna all’esterno del locale e si scaglia addosso alle tre vittime, colpendole con calci e pugni. Neppure si accorgono, i tre giovani pakistani, che nel frattempo l’albanese ha estratto un coltello col quale riesce a ferirne alle braccia due. I tre e il titolare del locale contattano le forze dell’ordine e il 41enne nel frattempo scappa nei pressi di via Buozzi, dove poco dopo gli agenti della volante lo individuano mentre, a torso nudo, cerca di nascondersi dietro alle auto in sosta. Alla fine i pakistani, portati in ospedale se la cavano con 5 e 10 giorni di prognosi mentre l’albanese, che non è stato colto in flagranza di reato e neppure in possesso dell’arma, viene denunciato per lesioni personali e stato di clandestinità sul territorio nazionale.

Circa tre ore le pattuglie sono costrette a tornare in viale Gramsci: all’incrocio con via Attiraglio viene segnalata dai residenti, infatti, l’ennesima rissa. A quanto pare, però, gli stranieri coinvolti sono riusciti a fuggire prima di essere identificati.

Valentina Reggiani