MILENA SOCI
Cronaca

Persecuzioni razziali. La corona in Università: "Superiamo l’odio"

Il rettore: "Dobbiamo riflettere anche sul presente"

Il rettore: "Dobbiamo riflettere anche sul presente"

Il rettore: "Dobbiamo riflettere anche sul presente"

A ottant’anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz nel Giorno della Memoria, al palazzo del Rettorato di Unimore, si è tenuta una cerimonia commemorativa. Il ricordo è volato verso gli studenti e i docenti perseguitati a causa delle leggi razziali approvate del 1938. Con la deposizione di una corona di fiori sulla lapide delle vittime si è aperta la cerimonia.

"Il mio pensiero va a tutte le vittime della Shoa – commenta il sindaco di Modena Massimo Mezzetti, partecipe all’evento – ma anche alla nostra attualità, al fatto che oggi non si riesca a ragionare in maniera lucida e fredda su contesti mondiali. Ci sono in campo fazioni opposte e si perde più tempo a decidere da che parte stare piuttosto che ragionare sui fatti, ritengo che questo sia davvero grave. Lavorare sulla memoria e ragionare sui fatti del passato è utile per costruire un progetto di futuro e di libertà, senza però nascondere e dimenticare le problematiche del presente. L’odio che si sta scaricando impropriamente sui social, per esempio, e che attribuisce a figure come Liliana Segre responsabilità che non sono sue, dimostra quanto la nostra società sia a una deriva pericolosa. Sono d’accordo con Segre quando afferma che con la morte degli ultimi testimoni si rischia di estinguere la memoria di questi fatti brutali, per questo è importante lavorare sul ricordo e sulla riflessione, soprattutto nei confronti delle nuove generazioni".

"E’ un giorno importante che, come ogni anno, impone una riflessione sul passato, ma anche sul nostro presente – ha detto il magnifico rettore di Unimore Carlo Adolfo Porro – Come università, in occasione degli 850 anni dalla fondazione del primo studium modenese giuridico, abbiamo organizzato diversi convegni che si svolgeranno nel mese di giugno e che ripercorreranno la storia del nostro Ateneo, nei quali sono previsti interventi sulle leggi razziali, sull’atteggiamento e gli orientamenti della facoltà giuridica proprio nel periodo di passaggio tra il fascismo e la repubblica. Saranno quindi due momenti di approfondimento storico e culturale estremamente interessanti".

"Ricordare i docenti e gli studenti perseguitati a causa delle leggi razziali è un dovere morale e civile per tutti noi, che anche oggi siamo chiamati ad essere testimoni di libertà, verità e giustizia, per preservare i valori della democrazia e della pace, pilastri di una comunità che non debbono mai venir meno – ha detto il presidente della Provincia Fabio Braglia – Sono fiero di vedere come la nostra comunità e le istituzioni si mobilitano ogni anno per onorare questo ricordo".

"Sono andato in rappresentanza della Regione a Unimore per deporre insieme alle autorità civili e militari la corona di alloro presso la lapide che ricorda i docenti e gli studenti perseguitati a causa delle leggi razziali. – ha sottolineato Gian Carlo Muzzarelli – Nel Giorno della Memoria dobbiamo ricordare gli orrori del regime nazifascista e impegnarci ogni giorno per costruire un percorso di incontro che porti alla Pace. Dobbiamo costruire ponti di pace e occasioni di incontro, superando la logica dei muri, degli odi, delle guerre".

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