Vaccino pfizer per bambini: pediatri a Modena pronti per le iniezioni da gennaio

Dopo il via libera di Ema si aspetta quello di Aifa. Silvana Borsari dell’Ausl: "Due somministrazioni a distanza di tre settimane"

Vaccinazione bambini (immagine di repertorio)

Vaccinazione bambini (immagine di repertorio)

di Paolo Tomassone

Aumentano i contagi da Covid-19 in tutte le fasce d’età, ma soprattutto tra i ragazzi. Crescono le classi in quarantena (erano 23 al 22 novembre) così come i focolai attivi nelle scuole modenesi (36 in tutto). Nell’ultima settimana, secondo il bollettino presentato dall’Ausl di Modena, sono 250 i positivi tra i 6 e i 10 anni, la fascia d’età che al momento risulta più ‘scoperta’ e quindi tra le più insicure.

È per questo che da giorni si parla con insistenza di estendere anche ai più piccoli la vaccinazione. Ieri è arrivato il parere favorevole dell’Ema, l’Agenzia europea del farmaco di Amsterdam, per l’uso del vaccino anti-Covid Comirnaty di PfizerBioNTech per i bambini dai 5 agli 11 anni. In attesa delle disposizioni di Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, a Modena ci si organizza per mettere in moto la campagna vaccinale, che potrebbe cominciare entro fine anno.

"Appena arriveranno le indicazioni e le dosi di vaccino dedicato ai bambini – spiega la direttrice sanitaria dell’Ausl di Modena, Silvana Borsari – la campagna di vaccinazione inizierà; pensiamo si possa cominciare tra fine dicembre e inizio gennaio". Nei bambini di questa fascia di età, la dose di Comirnaty sarà inferiore a quella utilizzata nelle persone di età pari o superiore a 12 anni (10 microgrammi rispetto a 30 microgrammi) e verrà somministrata con due iniezioni nei muscoli della parte superiore del braccio, a distanza di tre settimane. Uno studio condotto su bambini di età compresa tra 5 e 11 anni ha mostrato che la risposta immunitaria al vaccino Comirnaty, somministrato con la dose più bassa (10 microgrammi), misurata in base al livello di anticorpi contro il virus, era paragonabile a quella osservata con la dose più alta (30 microgrammi) in pazienti di età compresa tra 16 e 25 anni. L’efficacia di questo vaccino – come ha riferito ieri l’Ema – è stata calcolata in quasi 2.000 bambini che non presentavano segni di infezione precedente. Di questi 1.305 bambini che hanno ricevuto il vaccino, mentre agli altri è stato somministrato un placebo (un’iniezione fittizia). Dei bambini vaccinati, solo tre hanno sviluppato successivamente l’infezione da Covid-19, rispetto a 16 fra quelli che hanno ricevuto il placebo. Questo risultato corrisponde a un’efficacia del vaccino pari al 90,7% nel prevenire il Covid-19 sintomatico, "sebbene il tasso reale possa essere compreso tra il 67,7% e il 98,3%", precisa l’ente regolatore dell’Unione europea.

"Abbiamo già un accordo con i pediatri di libera scelta, sottoscritto a luglio quando sono partire le vaccinazioni per i ragazzi dai 12 ai 14 anni – ricorda Borsari –. Una settimana fa abbiamo incontrato i pediatri che si sono resi da subito disponibili a svolgere colloqui con i genitori, un compito importantissimo per la valutazione sanitaria dei bambini". A loro verrà affidato il compito di spiegare ai familiari l’efficacia del vaccino, le modalità di somministrazione e i possibili ‘effetti indesiderati’ che sono comunque simili a quelli negli adulti: dolore, arrossamento e gonfiore al braccio, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari e brividi. Questi elementi avversi, precisano gli scienziati dell’Agenzia dei medicinali, sono generalmente "lievi o moderati e migliorano entro pochi giorni dalla vaccinazione".

Quindi "i benefici superano i rischi", in particolare nei bambini con condizioni di salute che aumentano il rischio di Covid-19 grave.[EMPTYTAG]