Picchiato dalla baby gang: scatta la denuncia "Il Comune riconosca che il problema c’è"

Un 16enne è stato aggredito in pieno centro. Fratelli d’Italia: "Per Muzzarelli il fenomeno non esiste, ma l’escalation è evidente"

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di Valentina Reggiani

Si è recato in questura con i genitori per sporgere denuncia il 16enne vittima di un pestaggio avvenuto nei giorni scorsi in centro storico. A seguito di uno scontro tra baby gang, iniziato in stazione, il ragazzino infatti era stato rincorso e picchiato da diversi coetanei, riuscendo a mettersi in salvo all’interno del Sigma di via Cavour.

Il ragazzino è stato sentito a lungo dagli inquirenti ed ora gli uomini della squadra mobile della polizia di Stato, che si occupano del caso, stanno cercando di risalire ai responsabili: alcuni membri della gang ‘rivale’. Il giovanissimo studente infatti farebbe parte di una banda composta da circa dieci minorenni e ‘nemica’ della nota Daisan, che conta invece una trentina di membri e che da tempo ‘tiene sotto scacco’ il centro storico. Due settimane fa, pare per futili motivi, le due baby gang erano entrate ‘in contatto’ in stazione e, dopo le parole, i ragazzini erano passati alle mani. Ad avere la peggio proprio il 16enne che era riuscito a sfuggire agli aggressori per poi trovare riparo nel supermercato.

A lasciare perplessi è il fatto che, a quanto pare, la violenza è scattata senza alcun motivo apparente: i giovanissimi avrebbero ‘attaccato’ e ferito il coetaneo per il solo ‘gusto’ di mostrare il proprio potere, la propria predominanza territoriale. A seguito della vile aggressione è quindi scattata una denuncia ed ora sono appunto in corso accertamenti per individuare i responsabili. Intanto la politica interviene sul preoccupante fenomeno ‘baby gang’ in città con il consigliere e coordinatore regionale di Fratelli di Italia Michele Barcaiuolo che sottolinea come "l’escalation di episodi di violenze, minacce, intimidazioni e finanche estorsioni da parte di giovani bande organizzate desta profonda preoccupazione e impone la massima attenzione da parte dell’amministrazione comunale. I dati parlano chiaro – afferma Barcaiuolo – secondo l’osservatorio nazionale sull’adolescenza, il 6,5% dei minorenni fa parte di una banda, il 16% ha commesso atti vandalici e tre ragazzi su dieci hanno partecipato a una rissa; nel solo 2020 sono stati circa 30mila i minorenni denunciati". "Ciò che sorprende, ma forse fino ad un certo punto, è l’inerzia e il lassismo della sinistra che governa la città. Neanche un mese fa Muzzarelli in consiglio comunale sosteneva che sebbene le autorità giudiziarie avessero rilevato un aumento delle condotte illegali che riguardano i minori, queste non erano riconducibili alle cosiddette ‘baby-gang’, fenomeno con caratteristiche specifiche non riscontrabili, almeno per ora, su questo territorio: così parlò Muzzarelli" dichiara poi Ferdinando Pulitanò, presidente provinciale di Fratelli di Italia. Ad intervenire è anche Manuela Spaggiari, responsabile provinciale ’Cambiamo!’: "I modenesi non dimenticano, durante la prima campagna elettorale di Giancarlo Muzzarelli, la sede principale di tutte le attività era l’ex Manifattura Tabacchi; doveva essere il simbolo della rinascita per la zona della stazione; a distanza di tempo, nessuna promessa è stata mantenuta, pochissimi gli affitti, l’area a fianco versa in condizioni penose ed è luogo di ritrovo dei Daisan, una delle baby gang modenesi".