"Più lavoro e servizi, voglio rilanciare Novi"

Elezioni, il farmacista Marco Ferrari è il candidato dell’alleanza di centrosinistra: "Troppi capannoni vuoti, è ora di riscattarsi dopo la crisi"

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E’ Marco Ferrari, 47 anni, farmacista originario di Novi, il candidato di una ‘alleanza’ di centrosinistra per le prossime elezioni amministrative a sindaco. Ferrari è l’esponente delle forze Progressiste, Democratiche ed Ecologiste che si sono unite dando vita a una lista che comprende Europa Verde, Sinistra Italiana, Articolo Uno, Partito Democratico, Italia Viva e Azione. Dalla fusione, è nato un tavolo di lavoro che ha prodotto un documento condiviso contenente le linee generali e i macro-temi legati al territorio, e che faranno da fondamenta al programma elettorale. Il suo nome aveva già iniziato a circolare in estate, ora l’ufficialità. La lista si chiamerà ’Marco Ferrari sindaco - Essere comunità’.

Cosa l’ha portata ad accettare la candidatura?

"Credo in una Novi ‘nuova’, capace di riscattarsi dopo questi anni in cui è stata vista un po’ come ‘ultima ruota del carro’ e bistrattata. Negli anni Ottanta l’imprenditoria di Novi (con le scale) e di Rovereto hanno dato tanto all’economia, per poi dover affrontare una crisi che da noi è iniziata già dalla fine degli anni Novanta. Il mio obiettivo è di rilanciare la mia città e rivederla florida come un tempo. Certo, il contesto non è semplice, tra sisma e pandemia e ora la guerra, ma ‘perché no?’; si può fare. L’orgoglio novese emerge proprio in queste situazioni".

Quali i punti fondamentali del suo programma?

"Sanità, mobilità e valorizzazione del territorio. Sotto il primo aspetto, inevitabile è il riferimento al nuovo ospedale di Carpi: occorre infatti preparaci già adesso a quello che verrà e non aspettarlo passivamente. Novi normalmente viene considerato l’ultimo paese dell’Emilia Romagna, ma la visione può essere ribaltata: è il primo paese della regione, venendo dal nord, quindi può diventare un collettore importante con altre province (Rolo, Moglia) e regioni, nell’ottica del nuovo ospedale di cui potrebbero essere fruitori.

Novi può diventare un punto di riferimento per collegarsi ai nuovi servizi, ad esempio in materia di Medicina d’Urgenza, costituire uno snodo mediante un’auto medica che consenta di raggiungere più rapidamente Carpi. Lo stesso può dirsi per l’ospedale di Mirandola".

Dunque, la mobilità?

"E’ concepita anche in questa ottica, affinchè Novi diventi punto di connessione entro un’area più vasta di vari territori, anche oltre l’Unione Terre d’Argine. Un dialogo con altre regioni che può svilupparsi anche a livello di economia, per velocizzare tutto quello che transita in maniera sostenibile".

E la territorialità?

"Voglio dare una nuova visione al territorio, investire sotto ogni aspetto, anche tecnologico, con la banda larga e servizi informatici. Soprattutto, rendere la nostra comunità attrattiva per le piccole medie imprese: sono tanti i capannoni industriali a Novi e a Rovereto vuoti ed appetibili, nell’ottica della collaborazione tra privato e pubblico. E ridare slancio puntando soprattutto sul lavoro, affinchè chi ha lasciato Novi torni qui ad abitare e lavorare e attrarre anche nuovi cittadini, garantendo tutti i servizi, a partire dalle scuole".

E’ il candidato del Pd?

"Non sono l’espressione di un partito ma di una allenza e questo rappresenta l’indole che è inclusiva, mirando a unire, non dividere. Sto incontrando molte persone, tanti giovani che si stanno ritrovando in questi valori. Cittadini (dall’associazionismo al Terzo Settore, ai ‘semplici’ novesi) che conoscono il paese e che ne conoscono le esigenze e con i quali costruire insieme un percorso".

Maria Silvia Cabri