Policlinico, il Coronavirus non ferma i parti "Nel 2021 cresciute le neo mamme positive"

Modena in controtendenza rispetto ai dati regionali: nel 2020 nati 5.336 bambini. Lieve franata nei primi mesi di quest’anno

Migration

Con 5336 parti nel 2020 contro 5314 del 2019 Modena ha visto un seppur minimo aumento di parti, in decisa controtendenza rispetto al trend nazionale ed al calo registrato in Regione (- 4 %). Di questi 62 sono nascite da pazienti Covid positive (2%): il Policlinico sin dall’inizio della Pandemia è diventato, infatti, hub provinciale dei parti Covid. Questo impegno si è rafforzato con la gestione di 60 controlli ambulatoriali, nei primi 3 mesi del 2021, e con la nuova recrudescenza pandemica, di ulteriori 20 parti in donne Covid positive su un totale di 650; una decina di queste hanno presentato sintomi importanti, per quanto tutti risolti.

Sin dall’esordio della pandemia i parti da pazienti Covid sono stati centralizzati sull’Ostetricia e Ginecologia del Policlinico, diretta da Fabio Facchinetti. Da gennaio sono stati effettuati 1300 tamponi a donne entrate per partorire o per visite preparto o di follow up. Sin da marzo 2020 è stato attivato uno spazio di degenza esclusivo per Covid19, un ambulatorio, una sala parto, e una sala operatoria dedicati. Già da novembre 2020 è stato possibile assicurare il rooming-in per consentire il contatto mamma-bambino. "Questo risultato – aggiunge Facchinetti - è stato ottenuto grazie alla professionalità di tutto il personale, medici e ostetriche che ci ha consentito, in tutta sicurezza, di mantenere l’evento nascita nella sua fisiologia e il numero di cesarei non diverso dagli altri anni: questo dato è stato riscontrato anche nel resto della Regione e per questo lo abbiamo pubblicato su una rivista americana per dimostrare che il percorso nascita ha funzionato anche in epoca Covid. Come è noto solo la parto-analgesia al momento subisce delle importanti limitazioni perché gli anestesisti sono ancora molto impegnati nella gestione delle Terapie Intensive".

I dati dei primi tre mesi del 2021, in particolare gennaio e febbraio, hanno mostrato un calo del 15-20% dei parti rispetto allo stesso periodo del 2020 e solo marzo ha visto una, seppur lieve, ripresa. Questo dato dimostra come il periodo del lock-down di marzo – aprile 2020, con l’incertezza che portò la prima fase della pandemia, ha visto un drastico calo dei concepimenti.

"Un aspetto importante – ha concluso Facchinetti – che stiamo osservando da gennaio a questa parte, è l’aumento delle gravide positive sintomatiche, caratteristica che di fatto non avevamo incontrato nel 2020. Stiamo parlando di una decina di pazienti, alcune con quadri clinici anche importanti, anche se tutti risolti. Abbiamo appurato che è stata la variante inglese a indurre questo fenomeno, sebbene le donne gravide in generale sembrino reagire meglio alla malattia".

Il punto nascita del Policlinico è centro Hub per i parti difficili anche per la presenza della terapia Intensiva Neonatale, diretta da Alberto Berardi, che assiste circa 450 bambini prematuri all’anno e che ricorda: "Non abbiamo ancora osservato il trasferimento di anticorpi da madri vaccinate ai neonati, mentre per quanto riguarda la positività dei neonati possiamo dire che si è verificata solo in 3 casi, tutti con trasmissione dopo la nascita". Dal 2020, dei 62 i neonati figli di madre Covid19 positiva assistiti al momento della nascita, 5 sono stati pretermine con età gestazionale inferiore alle 37 settimane. Di questi, 16 neonati sono stati ricoverati in Neonatologia dove è stata creata un’area dedicata.