
Agenti nella questura di Modena
Modena, 19 gennaio 2025 – La grande fuga dei poliziotti. È quello a cui da tempo assiste la nostra città e, in particolare, la nostra questura. Mentre i cittadini invocano sicurezza, gli agenti ‘schiacciati’ da un clima ‘nemico’ se ne vanno.
A lanciare l’allarme è il Siulp che sottolinea come, "in tanti uffici dove l’esasperazione di un clima politico che sempre più spesso scarica sulle forze di polizia i problemi di criminalità, di degrado, di disagio giovanile, moltissimi poliziotti vogliono cambiare ufficio o addirittura lavoro. Il caso scuola è l’Upgsp – Ufficio prevenzione generale soccorso pubblico, sede naturale della Squadra Volante, dal quale in quattro anni esatti sono andati via circa il 72% degli operatori di tutti i gradi", sottolinea il segretario provinciale Roberto Butelli.
Butelli fa sapere come, a questa emorragia, si vadano ad aggiungere i pensionamenti ma anche i trasferimenti dei poliziotti trasferiti in quanto vincitori di un concorso, "ma solo quelli che a domanda hanno chiesto di svolgere un altro incarico oppure di andare in una città considerata più tranquilla".
Parliamo quindi di un 72% di anzianità e di esperienza, soprattutto su strada, che la città di Modena ha perso dal gennaio 2021. "Si fa un gran parlare di sicurezza in buona parte d’Italia e Modena non è certo da meno, visti gli svariati fatti di cronaca ma anche per le numerose operazioni di polizia giudiziaria condotte a buon fine, per le quali ci sentiamo di complimentarci sinceramente con tutti i nostri colleghi della provincia ed in particolare con quelli delle Volanti e della Squadra Mobile", rimarca Butelli. "Sono quei colleghi che, insieme a tutti gli altri ed al Siulp di Modena, non sanno cosa farsene delle varie solidarietà di tutto l’arco costituzionale politico o della grande vicinanza espressa dai vari partiti ogni qualvolta le forze di polizia si trovano sotto attacco. Non sappiamo cosa farcene, punto".
Il sindacato fa sapere come i tanti poliziotti in fuga – e con loro professionalità e conoscenza del territorio – siano stati sostituiti. "Per il cui il numero complessivo, unità in più o unità in meno è rimasto complessivamente invariato – commenta ancora – , ma non ci si inventa operatori esperti per grazia ricevuta, ma solo dopo anni di sacrifici, turni serali e notturni, domeniche e festività passate in macchina a fare chilometri e chilometri, o magari ad inseguire qualche rapinatore a bordo di un mezzo rubato".
Una situazione che non riguarda solo la questura di Modena. Infatti la sigla fa presente come si assista allo stesso scenario anche nei commissariati distaccati. "Con un aumento del 127% di feriti in più nel 2024 rispetto al 2023 in tutta Italia – Modena compresa – per le forze di polizia, la solidarietà fa davvero poco", tuona infine Butelli. "Quando l’85% delle manifestazioni viene considerata probabilmente violenta, non ci serve la solidarietà, ci serve magari il diritto di sciopero".
Il Siulp fa presente come lo sciopero sia negato a tutte le forze di polizia, "perché siamo tutti uguali davanti alla legge per quanto riguarda i doveri e le responsabilità, ma quando si parla di diritti l’uguaglianza magicamente scompare".