STEFANO FOGLIANI
Cronaca

"Ponte Veggia chiuso? Fate smart working"

Sassuolo, il sindaco Mesini corre ai ripari e, per alleggerire il traffico, invita anche le aziende a introdurre orari flessibili

Traffico sul ponte della Veggia. La chiusura programmata per il 16 giugno

Traffico sul ponte della Veggia. La chiusura programmata per il 16 giugno

Mancano tre settimane alla chiusura del ponte della Veggia e il dibattito prende quota. Mercoledi un’assemblea pubblica a Casalgrande, domani un’altra assemblea alla Veggia, convocate entrambe dal sindaco di Casalgrande Giuseppe Daviddi, martedì un summit in Comune a Sassuolo. Tra le diverse riunioni, la presa di posizione del sindaco di Sassuolo Matteo Mesini e, a stretto giro, quella della Cisl, che con i rappresentanti delle zone sindacali vara un proprio piano di azione.

Ma andiamo con ordine e cominciamo dal primo cittadino di Sassuolo, che parla di "percorso già intrapreso da febbraio per costruire una risposta condivisa alle criticità previste". Consapevole "dei disagi che questa fase comporterà – l’Amministrazione comunale di Sassuolo ha deciso di promuovere misure straordinarie per i propri dipendenti, in particolare per coloro che risiedono nel reggiano. In accordo con anche i sindaci dei Comuni di Fiorano Modenese, Formigine e Maranello abbiamo condiviso con i dirigenti la possibilità di aumentare le giornate di lavoro agile e di introdurre fasce di presenza obbligatoria più flessibili, nel rispetto della garanzia di erogazione dei servizi e delle aperture al pubblico". Mesini, dando seguito a quanto già richiesto dalla Cgil qualche settimana fa, lancia un appello a imprese e organizzazioni sindacali del territorio perchè valutino anche nei propri ambiti l’introduzione di modalità di lavoro flessibili, sia in termini di orari che di smart working, laddove possibile in base ai diversi contesti lavorativi.

Più articolato il piano della Cisl, che con i rappresentanti di zona Francesco Bini (Cisl Distretto ceramico) e Aziz Sadid (Cisl Tresinaro Secchia) propongono una serie di contromisure che limitino i disagi in vista di, dicono "due mesi di fuoco".

Così, sposata in toto la proposta di Mesini relativa allo smart working e alla flessibilità oraria, i due delegati riflettono sui numeri, ovvero sulle 20mila persone interessate alla chiusura e chiedono che "i mobility manager delle aziende più grandi si attivino per promuovere l’uso del car pooling, affinché il maggior numero di lavoratori che alla stessa ora entrano nella stessa azienda possano utilizzare meno veicoli".

Alla stessa stregua, propongono un ‘no drive zone’ riguardante il traffico pesante che ogni giorno movimenta materie prime e piastrelle in tutto il distretto. "Per non inchiodare la viabilità – scrive la Cisl - nelle ore di punta, la proposta è quella di evitare le fasce orarie critiche del mattino (dalle 7 alle 9) e del pomeriggio, dalle ore 17,30 alle ore 19.

s.f.