Modena: prof filma ragazzi che fumano, scoppia la lite. "Aggredito dagli studenti"

Il caso all’istituto Corni: istruttoria del provveditorato e fascicolo in procura. Gli alunni: "Stavamo solo bevendo qualcosa di caldo". Ma l’insegnante: "Picchiato dal branco"

L'istituto Corni

L'istituto Corni

Modena, 22 gennaio 2023 – Da una parte c’è un professore che denuncia di essere stato aggredito da un ‘branco’ di studenti, dopo averli ripresi perché fumavano una sigaretta ‘sospetta’ nel cortile della scuola.

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Dall’altra ci sono i ragazzini, tra i 15 e i 16 anni, che affermano di essere stati ripresi dal docente con il telefonino mentre consumavano bevande calde.

E’ una situazione delicata quella che si ‘respira’ all’interno di un istituto superiore modenese, ovvero il Corni.

A rendere difficile la vita di professori e studenti sarebbe la convivenza forzata con l’istituto professionale situato accanto, a causa di spazi condivisi coi ragazzi del tecnico.

Infatti giovedì il docente avrebbe ripreso gli alunni del professionale mentre i ragazzini fumavano nel cortile comune ai due istituti e, a seguito di quanto accaduto pochi attimi dopo, è stata aperta un’istruttoria dal provveditorato agli studi di Modena e il caso è finito in procura. Ma, secondo altri professori che si schierano col collega, "la situazione è critica da tempo e lo sanno tutti".

“Intorno alle 12.30 uscivo dall’atrio per recarmi verso la mia auto – spiega il docente di matematica e presunta vittima dell’aggressione, Stefano Longagnani –. Ho visto nel cortile alcuni gruppi di ragazzi che fumavano e bivaccavano come al solito nel cortile in comune tra le scuole. Li ho ripresi dicendo loro che ciò non era permesso e che dovevano tornare in classe. Sono stato affrontato da uno di questi ragazzi, in stato di alterazione, che mi ha minacciato e mi ha urlato che mi portava dal suo vicepreside per provvedimenti contro di me. Il vicepreside del professionale mi ha detto che sarebbero stati presi provvedimenti contro il ragazzo per il suo comportamento. Questo ha acceso gli animi dello studente che ha chiamato a raccolta i compagni: una volta tornato in cortile i ragazzi, una decina, mi hanno accerchiato nel tentativo di intimidirmi. Non conoscendoli, li ho filmati per documentare ogni cosa che potesse accadermi. Un ragazzo ha chiamato la polizia dicendo che li stavo riprendendo e altri due mi sono saltati addosso con prese e spintoni, inizialmente soffocandomi e impedendomi di respirare (sono asmatico e ho avuto una crisi). Ero immobilizzato da un ragazzo di circa 90 chili, tenevano chiusa la porta dell’atrio che cercavo di aprire e ho reagito nei suoi confronti per legittima difesa, cercando di divincolarmi per riuscire a respirare. Un altro ragazzo mi ha spintonato per rubarmi il cellulare e ho dovuto tenerlo a distanza perché avevo paura".

Longagnani ha riportato ferite per 5 giorni di prognosi. La preside Angela Alessandra Milella sostiene al contrario che il cortile sia ben sorvegliato e sottolinea che gli accertamenti sono in corso. "E’ plausibile che, essendo l’intervallo, i ragazzi avessero bevande calde in mano ma non sono testimone oculare: ho riportato le dichiarazioni degli studenti. Anche io se li vedo fumare li riprendo – afferma –, ma mantenendo la calma".