"Psichiatria, una scuola popolare promuoverà la cittadinanza attiva"

Le lezioni vogliono recuperare i principi di Basaglia e sono aperte a tutti, in particolare ai sanitari

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di Paolo Tomassone

Una scuola per imparare i principi fondamentali della democrazia. Non servono i libri, anzi quelli vanno proprio dimenticati per un po’, e nemmeno le teorie che si studiano sui libri delle discipline tecniche. Qui le lezioni sono ‘alla pari’ e tutti vengono considerati ‘normali’ allo stesso livello: i medici dialogano con i pazienti e chi è più fragile mentalmente gode dello stesso diritto di cittadinanza. Per recuperare i principi trasmessi da Franco Basaglia, grande innovatore nel campo della salute mentale, l’associazione ‘Idee in circolo’ di Arci e il ‘Social point’ dal 16 marzo inaugurano la Scuola popolare di psichiatria presso Lo Spazio nuovo di viale IV novembre 40. A oltre quarant’anni di distanza da quelle battaglie politiche, l’obiettivo è rimasto lo stesso: "realizzare un mondo in cui le persone diventano più libere, più indipendenti, più capaci di gestire sia la loro vita quotidiana che il loro disagio". La scuola è aperta a tutti i cittadini (iscrizioni lospazionuovomodena@gmail.com), ma è rivolta in particolare a quei medici e a quegli operatori socio-sanitari che la ‘rivoluzione’ di Basaglia non l’hanno vissuta in prima persona. "Essendo una medicina di confine la psichiatria con gli anni può cambiare – spiega Giuseppe Tibaldi, direttore Area Nord del Dipartimento di Salute mentale dell’Ausl –. L’attenzione non può essere esclusivamente sulla malattia, col rischio di separarla dalla vita reale della persona. Qui si tratta di tornare a promuovere la cittadinanza attiva". Al posto delle lezioni di professori, la scuola farà spazio a un dialogo tra i professionisti e gli utenti. "Io stessa, col tempo, ho fatto un percorso che mi ha portato a de-stigmatizzare il mio disagio che mi impediva di non avere fiducia sul mio futuro – racconta Alessia Casoli, presidente di Idee in circolo –. Oggi vedo il mondo con gli occhi diversi e sono orgogliosa della mia diversità". Un focus particolare sarà sull’utilizzo degli psicofarmaci, gli effetti collaterali, la dipendenza e l’eccessiva medicalizzazione. Mercoledì il primo incontro su ‘Etnografia degli psicofarmaci nel contesto modenese’. Tra i relatori anche il direttore del Dipartimento di Salute mentale, Fabrizio Starace, e Lucia Fornieri di Radio Liberamente. "Abbiamo bisogno di rinfrescare le idee – spiega Sara Manzoli, operatrice del Social point – perché si rischia di relegare la gestione del disagio psichico esclusivamente al potere medico".