
"Sono felice di essere qui, e credo sia il posto giusto per crescere". E’ uno dei pochissimi nuovi acquisti del...
"Sono felice di essere qui, e credo sia il posto giusto per crescere". E’ uno dei pochissimi nuovi acquisti del Sassuolo che, a memoria di cronista, ha prima esordito e poi è stato presentato, ma si sa che i tempi, serratissimi, del campionato di serie B non sempre coincidono con le formalità. Meglio andare al sodo, allora, ed ecco Laurs Skjellerup che racconta le sue sensazioni di neoneroverde a Sassuolo Channel esattamente una settimana dopo l’esordio.
A La Spezia, giusto qualche minuto: non abbastanza per farsi un’idea delle potenzialità di questo gigante danese classe 2002 arrivato dal Goteborg, abbastanza per fargli descrivere l’impatto con il campionato italiano come "entusiasmante, anche se il risultato non è stato quello che volevamo". Il Sassuolo, che di solito a gennaio si limita al basso cabotaggio, ha puntato su di lui con un investimento importante e un contratto altrettanto importante, lui punta sul Sassuolo. Spiegando di averlo scelto perché, "dopo aver parlato con i dirigenti e il mister mi sono sentito parte del progetto. Per me l’arrivo nel campionato italiano, e in questa società, vuol dire tanto".
Aggiunge, Skjellerup, di essere consapevole di "dover imparare molto, soprattutto a livello di ritmi di gioco", ma è pronto alla sfida, non la prima affrontata in carriera, ma di sicuro fin qua la più probante per il giovane attaccante. Che del calcio italiano si è già fatto un’idea, se è vero che lo definisce "molto tecnico rispetto a quello nordeuropeo, dove c’è grande fisicità". Il suo idolo è Messi, "che tuttavia non mi somiglia per nulla, quindi – chiude – il giocatore cui mi ispiro è Halaand".