L’incontro dell’8 agosto scorso alle Piane di Mocogno sul nuovo progetto di raccolta differenziata (da settembre), organizzato dall’Amministrazione comunale alla presenza del sindaco Pasini, rappresentanti di Hera e un centinaio di persone, si è svolto in un clima di tensione e opposizione.
Il Comitato Piane di Mocogno, presieduto dal dottor Michele Guiducci, fortemente convinto che partecipare attivamente alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani sia un gesto quotidiano di responsabilità ambientale che contribuisce a preservare il nostro pianeta per le generazioni future, esprime dubbi sulle soluzioni proposte che "non tengono conto delle specificità della località e delle sue esigenze uniche". In particolare sull’introduzione di un cassonetto con apertura a tessera (Carta Smeraldo, ndr) il Comitato ritiene che tale sistema possa essere inadeguato per affrontare le condizioni climatiche estreme durante i mesi invernali: i cassonetti, esposti a forti nevicate e gelate frequenti, potrebbero risultare poco funzionali. Inoltre, preoccupa il fatto che questo sistema non consideri il turismo di giornata, sempre più presente nella zona, e non preveda una soluzione per chi non possiede la tessera e non sa dove conferire i rifiuti. Sono state evidenziate anche l’assenza di cestini e di aree attrezzate per accogliere il crescente turismo e la necessità di maggiori controlli da parte dell’Amministrazione sui parcheggi, da tempo fuori controllo, che stanno creando disagi alla viabilità e alla sicurezza. Già in altre occasioni era stato richiesto di intensificare i controlli nei fine settimana e di istituire divieti di sosta sulle principali vie d’accesso alla piazza dove persone parcheggiano e creano piccole aree picnic. "Un altro tema delicato – spiega il presidente del Comitato – è lo smaltimento degli sfalci, servizio del tutto assente, e la proposta di piccoli cassonetti in alcune zone della frazione non sembra adatta al territorio, che conta circa 330 case di villeggiatura con cortili e aree verdi estese. Pertanto, è stata chiesta l’istituzione di un’area di conferimento adeguata o più ampia alla conformazione della nostra frazione. Il sindaco Pasini e i rappresentanti di Hera – precisa Guiducci – non hanno mostrato alcuna disponibilità a soddisfare questa richiesta. L’unico suggerimento è stato di portare gli sfalci in discarica, senza considerare che gli orari della stessa non si adattano alla frequentazione delle seconde case che è concentrata soprattutto nei fine settimana. Lo stesso discorso vale per il servizio di ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti, il quale è anch’esso limitato ai giorni feriali, quando la maggior parte delle case di villeggiatura è chiusa. Con profondo rammarico constatiamo come tali determinazioni siano state adottate senza un adeguato ascolto preventivo delle opinioni dei villeggianti". w.b.