REDAZIONE MODENA

"Racconto i marchi storici con manifesti pubblicitari"

Spilamberto, il collezionista Marco Zanasi ha girato il Paese in cerca di mirabilia "Molti pezzi sono rari e hanno superato due guerre, li ho riuniti in un volume"

Se avete in soffitta qualche espositore di inizio Novecento che pubblicizza il Fernet Branca, un Cinzano o la pasta Barilla, sappiate che possedete qualcosa di molto prezioso, ultra ricercato (e ben remunerato) tra i collezionisti. Tanto che Marco Zanasi, imprenditore spilambertese 43enne, ha realizzato una pubblicazione incentrata proprio sulle pubblicità tra fine Ottocento e i primi quarant’anni del Novecento (dal 1890 al 1940, per essere precisi), che va a scovare e a riportare alla luce vere e proprie curiosità.

Dottor Zanasi, innanzitutto come si intitola il libro e come è nata l’idea?

"Il volume, in doppia lingua italiano e inglese, si chiama ’Réclame in vetrina’ ed è edito dall’associazione Antichità Svelate. Tratta appunto la pubblicità di marchi italiani tra fine Ottocento e inizio Novecento. Forse oggi non ci si pensa più, ma è proprio allora che nacquero i primi marchi, alcuni dei quali esistono ancora oggi.

Una volta, infatti, si andava per esempio in negozio ad acquistare ’un vestito’; quello che c’era andava bene. Poi le aziende, con l’intento di differenziarsi e orientare il consumatore, crearono le marche".

Quali sono le marche che prende in considerazione nel suo volume?

"Solo quelle di aziende italiane. E, tra l’altro, si tratta di espositori pubblicitari molto preziosi, che erano prodotti in numero abbastanza limitato e fatti a mano. Oggi sono praticamente introvabili. Io ho girato l’Italia per anni alla ricerca di queste ’mirabilia’ pubblicitarie, avendo questa passione fin da ragazzo. I supporti sono diversi, e vanno dalla cartapesta, al gesso, alla terracotta, alla ceramica, al vetro, al legno. Tutti loro hanno superato due guerre mondiali, e quando non sono andati distrutti, l’umidità delle cantine li ha seriamente danneggiati".

Qualche nome le cui opere ritroviamo in "Réclame in vetrina"?

"Dai pionieri della cartellonistica come Henry Toulouse-Lautrec o Alphonse Mucha, fra Ottocento e Novecento, si sale fino alle avanguardie fauves e futuriste, come Marcello Dudovich, Leonetto Cappiello, Plinio Codognato, Fortunato Depero, Federico Hohenstein, Gino Bocassile, solo per citarne alcuni".

Le merceologie trattate?

"Ne ho scelte 12: alimentari, prodotti dolciari, alcolici, bevande, cancelleria, profumeria, sartoria, automobili, mesticheria, farmaceutica, sport e miscellanea".

Quindi, tra le grandi marche, chi ritroviamo nel libro?

"Ce ne sono tantissime, ovviamente. A titolo di esempio, posso citare Martini, Cinzano, Pirelli e Barilla, ma non manca una bellissima pubblicità modenese della distilleria Benvenuti. Oltre tre quarti delle fotografie di questo libro, provengono infatti dalla mia collezione personale".

Dove si trova il libro?

"Essendo soprattutto pensato per i collezionisti, lo spediamo a casa. Contatti via mail a reclameinvetrina@gmail.com".

Marco Pederzoli