Rapina e sparatoria al Borgogioioso, un arresto

Carpi, lo scorso dicembre la guardia che aveva prelevato oltre 20mila euro fu aggredita e ferita da un colpo di pistola: in cella un 48enne

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E’ stato individuato e arrestato uno dei componenti della banda che, il 6 dicembre dell’anno scorso, ha compiuto una rapina con sparatoria al centro commerciale ‘Borgogioioso’ di Carpi. E’ stata già eseguita l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip, per un 48enne italiano, accusato di furto aggravato e rapina aggravata.

Quel giorno, una guardia giurata del Gruppo Battistolli, dopo aver prelevato l’incasso del fine settimana depositato dai vari esercenti pari a 21.500 euro, è stata avvicinata da due persone, delle quali una armata di pistola. Tutto è avvenuto in una manciata di secondi e sotto gli sguardi pietrificati di commercianti e clienti.

La guardia, 40 anni, si trovava già con un piede fuori dalla struttura quando si è resa conto della presenza dei due malviventi; vestiti di scuro e con il volto travisato da cappellini e mascherine.

Pare che i banditi abbiano chiesto di consegnare i borsoni e, a quel punto, la vittima avrebbe indietreggiato cercando di rientrare all’interno della galleria. La guardia si è resa conto che la porta si era già chiusa alle sue spalle: così ha cercato di opporre resistenza e ne è nata una violenta colluttazione coi rapinatori. Una delle porte d’ingresso ha ceduto al peso dei tre uomini e, durante la lite, uno dei due banditi ha sparato alla vittima colpendola alla gamba sinistra. I malviventi armati, che hanno minacciato e scaraventato a terra la guardia, sono riusciti anche a sottrargli la pistola d’ordinanza per poi afferrare i borsoni, contenenti oltre 21 mila euro.

I banditi si sono poi dati alla fuga, salendo a bordo di un’automobile, rubata il giorno precedente a Rio Saliceto.

L’indagine, diretta dalla Procura, è stata svolta dalla squadra Mobile della polizia insieme al Commissariato di Carpi.

L’analisi incrociata delle immagini pubbliche e private di videosorveglianza, delle celle di traffico telefonico e dei varchi stradali di transito dei veicoli, in un lasso di tempo precedente e successivo al momento della rapina, hanno consentito di acquisire fonti di prova a carico di uno dei tre complici. Si tratta – fanno sapere gli inquirenti – di gravi indizi di colpevolezza in ordine alla sua partecipazione al furto del veicolo e alla successiva rapina. Proseguono le indagini per identificare i due complici.

Maria Silvia Cabri