Rapina e tentato stupro nel negozio: incastrato dalle impronte digitali

La polizia arresta un 34enne nigeriano: «Ha imbavagliato e terrorizzato la commessa di una profumeria»

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di Valentina Reggiani

Il suo volto se lo ricordava bene: lo scorso primo dicembre era già entrato in negozio per rubare alcuni prodotti. Nonostante fosse bendata, poi, ha intuito quali oggetti avesse spostato - tra questi uno sgabello - permettendo così agli agenti di individuare le sue impronte. E’ stato arrestato su esecuzione della misura cautelare in carcere emessa dal Gip il nigeriano 34enne ritenuto responsabile di rapina, tentata violenza sessuale e sequestro di persona ai danni della giovanissima commessa della profumeria Marco e Luisa Vaccari in Largo Garibaldi. I fatti, gravissimi, risalgono allo scorso 17 dicembre. E’ stato anche grazie alla preziosa collaborazione della vittima, una 23enne, se gli agenti della Mobile sono riusciti a rintracciare lo straniero: parliamo di un clandestino già colpito da ordine di espulsione e destinatario di un altro provvedimento legato ad una rapina al discount di via Vignolese: colpo avvenuto il giorno prededente l’aggressione alla ragazza. Come spiegato ieri dalla vice dirigente della squadra mobile Brunella Marziani è stata anche la grande esperienza degli agenti delle volanti e della mobile, a portarli sulle tracce del malvivente.

L’uomo è stato fermato in via Paolo Ferrari: probabilmente si stava dirigendo in via Pancaldi, in quella mansarda dove viveva con altri connazionali e dove è spuntata parte della refurtiva. Non ha opposto resistenza: probabilmente il nigeriano sapeva di essere ormai braccato dalla polizia che ha da subito attivato indagini tradizionali e tecnologiche per individuarlo. Erano le 9 del mattino del 17 dicembre quando il clandestino si è introdottoNella profumeria. Sapeva, viste le festività imminenti, di trovare all’interno un interessante bottino. Si è trovato faccia a faccia con la giovane vittima: l’ha imbavagliata e chiusa a chiave nello sgabuzzino poi, indisturbato, ha riempito diversi borsoni con i costosi profumi. Una volta terminato ‘il lavoro’ si è diretto verso la giovane molestandola: il chiaro intento era quello di stuprarla. Il nigeriano non è riuscito nel suo intento solo grazie al provvidenziale arrivo di un cliente: il cittadino ha bussato alla porta, chiusa dall’interno mettendo quindi in fuga il malvivente. La giovane vittima, che si è detta sollevata per l’arresto del suo aguzzino ma ancora intimorita per il terribile episodio di violenza, ora lavora insieme ad un’altra persona e, per entrare in profumeria, occorre suonare. «Un importante risultato conseguito dalla polizia di Stato – afferma Marziani – la vittima è stata particolarmente brava perchè grazie a lei siamo riusciti a rinvenire impronte lasciate dal soggetto. Grazie alla straordinaria perizia del gabinetto regionale di polizia scientifica abbiammo trovato un riscontro dando un’identità al responsabile».