VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Rapina in auto sulla Nonantolana. L’accusa chiede 4 anni di carcere

Nel mirino un uomo e la nuova compagna, seguiti e poi aggrediti per una vendetta dettata dalla gelosia. L’imputata è un’amica dell’ex fidanzata della vittima, trascinata per metri. Sentenza la prossima settimana

Sono intervenuti i carabinieri

Sono intervenuti i carabinieri

Modena, 20 novembre 2024 – Quattro anni di carcere per i reati di lesioni e rapina. E’ quanto ha chiesto ieri la pubblica accusa nell’ambito del processo contro una delle tre responsabili della violenta rapina avvenuta nel febbraio 2023 sulla via Nonantolana, ai danni di una coppia. La settimana prossima è attesa la sentenza. Per quanto riguarda le altre due imputate, la sorella della giovane ieri alla sbarra e un’amica, la difesa ha chiesto e ottenuto il processo con rito abbreviato. Tutte e tre erano finite agli arresti domiciliari dopo il grave episodio. "Io non c’entro nulla con la rapina. Ero in auto con mia sorella e la nostra amica. E’ stata lei, l’amica, a seguire il suo ex per poi prendergli il portafogli" aveva dichiarato davanti al Gip l’imputata. Quel giorno le tre, tutte residenti nel reggiano, secondo i testimoni avevano prima simulato un tamponamento ai danni dell’auto che le precedeva, con a bordo la coppia (l’ex fidanzato di una delle arrestate e la nuova compagna) per poi aggredire per strada le vittime, sottraendo con violenza il portafogli all’uomo. Una delle tre si era poi allontanata a tutta velocità alla guida di un Suv bianco, ‘caricando’ sul cofano anteriore una delle persone offese – l’uomo, un 40enne tunisino – che aveva cercato di impedirne la fuga e che per questo era stato trascinato per diversi metri. I militari avevano subito raccolto le testimonianze dei presenti e, visionate le immagini registrate dalle telecamere della zona, avevano arrestato due delle indagate. La terza, sorella della passeggera, riuscì inizialemente a dileguarsi ma fu poi arrestata. Ora una delle responsabili rischia una condanna a 4 anni di carcere. L’episodio sarebbe scaturito da una sorta di vendetta per gelosia.