
L’aggressione sarebbe avvenuta lo scorso 23 febbraio
Avrebbero fatto irruzione al parco armati di bastoni, spranghe e pure un machete. Si sarebbero quindi diretti verso un gruppo di tre minorenni di 16 e 17 anni seduti su una panchina per poi minacciarli con le armi in pugno e massacrare di botte due dei tre malcapitati. Infine i presunti responsabili li avrebbero rapinati di giacche, scarpe, borsello contenente portafogli e cellulare. Ora tutti e cinque i presunti rapinatori – seppur quattro risultino irreperibili – rischiano il processo con l’accusa di rapina aggravata in concorso. Ieri, infatti, è stato chiesto l’incidente probatorio per sentire le presunte vittime: ragazzini che vivono in una comunità.
L’udienza è stata rinviata a giugno e in quell’occasione saranno appunto sentite le persone offese e gli atti torneranno al pm per la richiesta di rinvio a giudizio. Il grave episodio sarebbe avvenuto il 23 febbraio scorso all’interno del parco Le Querce di Sassuolo. Presunte vittime due ragazzini di origine straniera domiciliati in una comunità del territorio. Secondo le indagini i cinque indagati, a loro volta giovani stranieri in concorso tra loro e con violenza commessa da più persone riunite, si sarebbero impossessati degli indumenti e di effetti personali dei due minori (giacca, scarpe, borsello contenente telefono cellulare e portafoglio), tentando di rapinare anche gli amici sempre minorenni che si trovavano quella sera in loco compagnia. Per riuscire nel proprio intento gli indagati - forse dopo aver premeditato l’agguato - sarebbero arrivati in gruppo nel parco "le Quercie" di Sassuolo, dove le vittime erano sedute su una panchina, già in possesso delle armi, impugnando e brandendo contro le persone offese bastoni, spranghe e anche un machete. Le vittime avrebbero cercato di fuggire terrorizzate ma gli indagati le avrebbero inseguite scaraventando a terra due dei ragazzini per poi trascinarli e percuotendoli con calci, pugni e colpi di bastone e spranga.