Recupero di spazi pubblici e privati destinati a laboratori di ricerca e incubatori d’impresa, per sviluppare nuove idee e ’lavori innovativi’. È l’essenza del contributo da 800mila euro che la Regione Emilia-Romagna ha stanziato nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’ex Fonderie, centrato sull’automotive. Sarà il Consorzio attività produttive (Cap) ad assegnare i lavori per le indagini geotecniche e sismiche dei terreni dell’area, sul quale è in programma la realizzazione proprio del ’Parco dell’Automotive’, con spazi per l’incubazione, l’accelerazione e la crescita di startup negli stessi settori automotive e mobilità, grazie al progetto sviluppato da Comune, Democenter e Fondazione di Modena. La convenzione, da 24mila euro, è stata approvata in questi giorni dalla giunta comunale su proposta del sindaco Gian Carlo Muzzarelli. L’intervento comporta un investimento di 3,617 milioni di euro e si svilupperà insieme con l’attuale cantiere della palazzina sul fronte di via Ciro Menotti, dove si sta realizzando la sede dell’Istituto storico.
I lavori sono nella fase delle demolizioni interne. Intanto, arriva dunque la conferma del contributo regionale (si riferisce tecnicamente allo stralcio 2 A del progetto di riqualificazione), cui Comune e Fondazione affiancheranno fondi propri. Il parco automotive sarà sede dell’acceleratore per tutta la motor valley, che può contare sul finanziamento di Cassa depositi e prestiti, Unicredit e Fondazione, e potrà arrivare a ospitare anche aziende startup in incubazione "favorendo così la nascita e lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali nei settori dell’automotive e della mobilità", confidano i promotori.
In provincia, la Regione ha previsto risorse a tema anche per Castelvetro (Innovation Biomaterial Hub) e Mirandola, con il potenziamento del Biomedical Village, con nuovi spazi per il supporto alla realizzazione di prodotti e servizi in ambito Medtech per le imprese e startup.
Con lo stralcio 2 A per il ’Parco dell’Automotive’ verrà messa a disposizione delle attività una superficie riqualificata di 1.375 metri quadri, corrispondente a due campate accoppiate, occupando le 11 finestrature di facciata, mentre altri 790 metri quadri per ora saranno lasciati al grezzo. Il progetto prevede il consolidamento delle strutture esistenti e delle capriate, mentre la copertura verrà demolita e ricostruita. Il materiale di rivestimento consiste in una mesh metallica traforata e i lati della lanterna, che si eleva in altezza sopra il livello dei capannoni, rimangono vetrati.
L’ingresso principale sarà sul lato nord e darà su di una hall in corrispondenza del doppio volume generato dalla lanterna. Tra piano terra e primo piano verranno realizzati uffici open space flessibili e modulari, sale riunioni e conferenze.