«Rogo, stavamo soffocando Ci siamo salvati per miracolo»

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BLOCCATI in casa, con le fiamme che si alzano da una presa di corrente in camera da letto, il fumo che invade le stanze e la porta bloccata.

Sono riusciti a salvarsi Aziz e Imen, coniugi tunisini residenti in una palazzina in via Tiraboschi al civico 6, in zona Lama di Quartirolo, dove mercoledì sera, intorno alle 20.30, è scoppiato un incendio a causa di un corto circuito.

«Siamo riusciti ad uscire rompendo la vetrata della porta» racconta l’uomo che ha riportato ferite da taglio alle braccia e alle gambe per mettersi in salvo assieme alla moglie. «Quando la corrente è saltata la porta si è bloccata, non riuscivamo ad aprirla e così rompere il vetro era l’unico modo per uscire».

Immediato l’intervento dei vigili del fuoco di Carpi che hanno spento l’incendio e rilevato danni significativi agli impianti e ai locali completamente anneriti dal fumo. Pare che non ci siano danni strutturali.

Il rogo si è sviluppato in una stanza al piano terra della palazzina dove abitano due nuclei familiari.

Il corto circuito che ha fatto partire la scintilla ha mandato in tilt l’impianto elettrico e la porta di ingresso si è bloccata.

«C’era molto fumo, non riuscivamo a respirare» racconta l’uomo.

Tra l’altro al piano terra si trova anche un deposito di tessuti di proprietà di un artigiano, se le fiamme avessero intaccato le stoffe le conseguenze sarebbero state ben peggiori.

Fortunatamente la coppia è riuscita a mettersi in salvo e il tempestico intervento dei vigili del fuoco ha evitato danni più consistenti alla palazzina.

Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e un’ambulanza del 118 che ha trasportato la donna al pronto soccorso dell’ospedale Ramazzini: per lei fortunatamente nessuna grave conseguenza, solo una lieve intossicazione. Il marito si è fatto medicare escoriazioni e tagli alle gambe e alle braccia che si è procurato quando ha sfondato la vetrata della porta.

L’incendio ha preoccupato molto anche i vicini di casa, allarmati dalle sirene e dalle urla dei coniugi.