Modena, rubano figurine Panini: due ex dipendenti nei guai

Incastrati dalle telecamere installate dell’azienda, ieri due lavoratori hanno patteggiato la pena ammettendo le proprie responsabilità

figurine panini

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Modena, 30 giugno 2022 - Durante il giorno si fingevano fedeli dipendenti. La sera, invece, facevano razzia di decine e decine di figurine, soprattutto stampe nuove - ben più ricercate dai collezionisti - e album. L’obiettivo, infatti, era quello di creare un mercato parallelo sulla rete per incrementare lo stipendio. I titolari dell’azienda, però, si sono resi subito conto dell’ammanco e hanno installato telecamere interne, dopo aver contattato un’agenzia investigativa. Ieri i due dipendenti infedeli hanno patteggiato la pena.

L’episodio si è verificato all’interno della celebre casa editrice italiana Panini, specializzata nella pubblicazione di figurine e fumetti Panini.

I fatti sono avvenuti tra il 2020 e il 2021. La mente dei colpi era proprio un ex dipendente – poi licenziato dall’azienda – di 58 anni. L’uomo, dipendente da oltre 30 anni e che per questo motivo si sapeva ‘muovere’ bene all’interno dello stabilimento modenese, ieri ha patteggiato la pena ad un anno e due mesi con la condizionale. Il complice, ex dipendente 70enne, invece, ha patteggiato una pena a undici mesi. I due sono accusati appunto di furto aggravato in concorso di album, centinaia di figurine di stampe nuove, trenta nastri adesivi ed altri prodotti Panini.

In base a quanto ricostruito dagli acquirenti, l’ex dipendente si fermava la sera in azienda e, insieme al complice, che da tempo non lavorava più per la nota casa editrice, faceva razzia di quanta più merce possibile, spesso nascondendola negli armadietti per poi portarla all’esterno pian piano.

I titolari dell’azienda, però, si erano resi conto subito degli importanti ammanchi – dal valore più che altro ‘intellettuale’ -, in particolare le stampe nuove delle figurine e avevano incaricato un’agenzia investigativa affinchè individuasse i responsabili.

Le immagini del sistema di videosorveglianza avevano quindi ‘restituito’ i volti dei ladri, ovviamente insospettabili: il dipendente e l’ex impiegato che da qualche tempo era in pensione. Nei confronti dei due era subito scattata la denuncia e ieri mattina, alla fine, gli imputati hanno patteggiato la pena ammettendo le proprie responsabilità. Pare che i dipendenti infendeli rubassero la merce per poi rivenderla sul mercato online, incrementando così lo stipendio grazie alle tante richieste ricevute dai collezionisti del settore.