"Santa Croce, il parco apre solo se la strada sarà sicura"

Ascari (Fondazione): "L’attraversamento senza rischi di Traversa San Giorgio è una condizione inderogabile per poter accedere alla nuova area verde"

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"La Fondazione c’è e dà la sua disponibilità per trovare, nei tempi più rapidi possibili, una soluzione che garantisca l’attraversamento in sicurezza di Traversa San Giorgio. E’ una questione di massima priorità ed è la condizione necessaria per l’apertura del Parco di Santa Croce". Mario Ascari, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi interviene sul tema dell’attraversamento della strada ad alto scorrimento, teatro di numerosi incidenti, purtroppo anche mortali. Già all’indomani della sua elezione a presidente della Fondazione, l’ingegnere Ascari era stato lapidario: "Prima di aprire il nuovo Parco, occorre garantirne l’accesso in sicurezza". "Abbiamo dato all’Amministrazione la nostra disponibilità per individuare una soluzioni sicura, definitiva e celere da presentare ad Anas". Tramontata l’ipotesi del sovrappasso di attraversamento di Traversa di San Giorgio, per motivi tecnici e di tempistiche, e dopo il parere negativo di Anas sulla realizzazione di un attraversamento pedonale semaforizzato tra via Bassa e via Bersana (come richiesto dal Comune), la soluzione più plausibile è quella del sottopasso, come affermato dal sindaco Alberto Bellelli.

’Migliorare la via pedonale in Traversa San Giorgio a Carpi (percorso della salute)’ è proprio il nome dato alla raccolta firme promossa su www.change.org dopo la tragica morte a inizio settembre della 20enne Alessandra Arletti (travolta da un Suv lungo Traversa San Giorgio): ad oggi sono state raccolte quasi 30mila firme. "Il prossimo obiettivo è quello di raggiungere le 35mila firme, ossia praticamente la metà della popolazione di Carpi – spiega Niccolò Manicardi, 20 anni, promotore della raccolta firme on line – . Troppe volte ho visto dei fiori lungo Traversa San Giorgio, specie all’incrocio con via Bollitora, via Bersana e via Bassa. E’ imbarazzante che nonostante tutte queste tragedie nessuno sia ancora intervenuto per porvi rimedio. Ora l’amministrazione ha promesso un sottopasso: siamo molto contenti anche se reputiamo ‘imbarazzante’ che l’Anas abbia negato un attraversamento semaforico e sia dovuto intervenire il sindaco. L’unica richiesta ora è che si faccia in fretta: speriamo che per la prossima estate, quando il percorso salute è sempre pieno di persone, sia pronto. Certo, dispiace che si sia riusciti ad ottenere la promessa di un attraversamento in sicurezza solo dopo l’ennesima morte su Traversa San Giorgio". "Il sottopasso è una bella notizia tanto attesa – commenta Franco Piacentini, presidente dell’associazione ‘Familiari vittime della strada’ – Ma dispiace che Anas sia stata così poco ‘malleabile’. Un attraversamento pedonale semaforizzato sarebbe stato più immediato e meno costoso di un sottopasso, e si sarebbe potuto utilizzare le risorse eccedenti in altre opere necessarie. Dispiace che si continui a favorire una parte della mobilità (automobili) anziché quella generica dell’uomo".

Maria Silvia Cabri