Stefano Fogliani
Cronaca

Sassuolo, colpo Grosso: "Il mister per tornare in A"

Ufficializzato dall’ad Carnevali il nome che circolava da qualche giorno. Un campionato di B vinto col Palermo, due scudetti e il Mondiale del 2006 .

Fabio Grosso, al centro, fra Palmieri e Carnevali

Fabio Grosso, al centro, fra Palmieri e Carnevali

Sassuolo, 4 giugno 2024 – "Il profilo ci interessa, stiamo trattando ma non abbiamo firmato nulla. E mi meraviglio che a volte arrivino notizie non veritiere". Così l’ad neroverde Giovanni Carnevali, non più tardi di qualche giorno fa: il nome di Fabio Grosso come l’allenatore cui il Sassuolo affidava le ambizioni di un pronto ritorno in A dopo la retrocessione circolavano con parecchia insistenza, alla quale il dirigente milanese opponeva cautela. Era, per la cronaca, giovedi sera: tempo quattro giorni e Carnevali, che è uomo di mondo, evidentemente non se l’è sentita di deludere le aspettative raccontate dai rumors. Dal tardo pomeriggio di ieri, infatti, l’ex campione del Mondo, nonché ex tecnico dell’Olympique Lione, in sella fino alla fine dello scorso novembre, è il nuovo allenatore del Sassuolo. La firma sul contratto – biennale, con opzione sul terzo anno, ma siamo ai dice – Grosso l’ha apposta ieri, presso gli uffici milanesi che sono la ‘base’ del Sassuolo in tempi di mercato, e all’entrata dei quali la sua presenza non è sfuggita ai cronisti di gianlucadimarzio.com.

I bene informati lo avevano già dato in visita, non ufficiale, presso il Mapei Football Center a metà della scorsa settimana, a testimoniare come la trattativa fosse in fase avanzata e la firma di ieri ha confermato l’assunto, facendo di Grosso l’allenatore del Sassuolo di domani. Romano, classe 1977, in B la sua l’ha già detta con Bari – playoff – e Verona, oltre che con il Frosinone, portato in A nel 2022/23. E più in generale, da tecnico, ha dato seguito ad una carriera da calciatore non banale – un campionato di B vinto con il Palermo, ma anche due scudetti in Italia e uno in Francia, una Supercoppa e una Coppa di Francia oltre al titolo mondiale con gli azzurri nel 2006 a Berlino – facendosi comunque notare per una proposto di gioco non priva di quell’appeal che il Sassuolo neoretrocesso contra di poter ritrovare a breve riprendendo quella marcia che lo aveva portato, in 20 anni, dalla C2 alla serie A, e all’Europa con una crescita continua. La retrocessione, a ben vedere, è il primo passo indietro che il Sassuolo compie nell’era Mapei e, per dirla con Giovanni Carnevali, "ci sta un passo indietro, ma l’importante è saper ripartire e magari se ne fanno tre avanti". Sono, quei tre passi, quelli che il Sassuolo chiede a Fabio Grosso di muovere quanto prima.