Scomparsi nel nulla Introvabili 57 persone Un ’super computer’ sulle tracce di Venturelli

Relazione annuale sui casi di sparizione: Modena seconda in regione. Solo nel 2022 sono state 215 le denunce: in 158 sono tornati a casa. .

Scomparsi nel nulla  Introvabili 57 persone  Un ’super computer’  sulle tracce di Venturelli

Scomparsi nel nulla Introvabili 57 persone Un ’super computer’ sulle tracce di Venturelli

di Valentina Reggiani

Duecentoquindici. È questo il numero delle denunce presentate lo scorso anno a seguito di improvvise scomparse su tutto il territorio provinciale. 158 cittadini sono stati ritrovati, quindi il 73,49 per cento del totale mentre mancano all’appello 57 persone di cui, ad oggi, non si sa nulla. In Emilia Romagna le denunce di scomparsa sono state complessivamente 1231: Modena è la seconda provincia dopo Bologna – che ne ha 297 – mentre Rimini è al terzo posto. A dieci anni dall’introduzione della legge sulle persone scomparse, ieri al Ministero dell’Interno è stata presentata la relazione annuale.

A livello nazionale nel 2022 sono state registrate 24.3691 denunce di scomparsa, con un incremento del 26,46% rispetto alle 19.269 dell’anno precedente. Parliamo di 67 denunce al giorno, rispetto alle 53 del 2021, con un incremento di 14 casi al giorno e quasi due terzi riguardano cittadini stranieri. La maggiore parte dei casi è rappresentata dai cosiddetti "allontanamenti volontari". Sono 17.130 le denunce che riguardano minori, pari al 70,29% di tutte quelle presentate nel 2022. Quando si parla di persone scomparse risulta impossibile non tornare con la mente al caso di Alessandro Venturelli, scomparso da Sassuolo a soli 22 anni il 5 dicembre 2020. Le ricerche volte a ritrovare il giovane non si sono mai fermate: infatti è stato recentemente sperimentato un sistema informatico, a disposizione del dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero, attraverso il quale sono state inserite le foto di Alessandro, fornite dalla famiglia.

Immesse nel sistema, le foto sono finite in rete e hanno permesso di effettuare una maxi ricerca, volta a capire se dopo la scomparsa le immagini di Alessandro fossero apparse su Internet. Per ora però non vi sarebbero risultanze: nessun alert ma le attività di ricerca andranno avanti. Per quanto riguarda invece il noto caso ‘Emilio Missere’, ovvero il 22enne scomparso nel 45, dopo la guerra c’è una svolta. Infatti, a seguito della lettera che indicava il punto esatto in cui sarebbe sepolto il corpo del giovane, espondente della Dc, presidente del comitato di Liberazione nazionale di Medolla e figlio di un giudice ora la segnalazione dalla prefettura è stato inoltrato alla procura. Tornando agli scomparsi nella nostra provincia, 97, quindi il 45.12 per cento sono Italiani mentre 118 sono stranieri. Complessivamente sono scomparsi più uomini, ben 155 e 121 sono minori, molti dei quali stranieri.

"Quasi la metà dei ritrovamenti avviene entro tre giorni – spiega Andrea Cantadori, vicario del commissario straordinario del Governo – il dato positivo è che si segnala un accorciamento dei tempi di ritrovamento degli scomparsi. Aumenta il numero, ma si abbrevia il periodo nel quale vengono trovati anche grazie alle sinergie messe in campo con le forze dell’ordine e il mondo del volontariato. È stato creato un sistema – spiega Cantadori – che consente di essere più efficaci rispetto agli anni passati. Recentemente abbiamo stipulato un accordo con le Ferrovie dello Stato, dal momento che ogni anno 1.200 ritrovamenti circa di minori avvengono nelle stazioni.