Scontri in piazzale Redecocca, 15enne e agenti feriti. Foto e video

Minore colpita al volto col manganello, 16 denunce per le occupazioni

Modena, scontri in piazza Redecocca (FotoFiocchi)

Modena, scontri in piazza Redecocca (FotoFiocchi)

Modena, 12 maggio 2016 - Tutto in una mattina, a partire dalle sette: due edifici sgomberati, sigilli, scontri, con una quindicenne che ha riportato una frattura al volto per una manganellata (video), un poliziotto portato via in ambulanza e altri due agenti contusi.

Sedici denunce. Sono finite tra botte e polemiche le due occupazioni che da tempo lo ‘Sportello sociale La Rage’ e ‘Spazio Guernica’ tenevano in piedi in centro storico, all’interno di strutture in disuso.

La più datata (parliamo di fine maggio 2015) in via Bonacorsa, risale invece a meno di due mesi fa quella all’interno dell’ex caserma in Sant’Eufemia. Dentro ad entrambi gli edifici gli attivisti avevano fatto entrare famiglie in gravi difficoltà economiche, di fatto senza un tetto. Una trentina quelle presenti ieri.

Il centro storico blindato (già all’alba le camionette di polizia e carabinieri hanno circondato le zone interessate dal blitz) ha visto schierati gli agenti in tenuta anti sommossa e nel giro di minuti, richiamati dal tam tam sui social network, i membri dei due movimenti.

Tensione, tanta, e megafoni. Ma gli sgomberi in sé sono filati via senza particolari conseguenze, salvo l’interruzione delle lezioni universitarie in Sant’Eufemia e un po’ di caos per le strade. I problemi sono arrivati, invece, in piazzale Redecocca, sede della Circoscrizione e, soprattutto, dei Servizi sociali.

All’interno l’assessore Giuliana Urbelli, che ha ricevuto le famiglie (prevalentemente di stranieri) sgomberate dai due edifici. Polizia e carabinieri si sono posizionati all’ingresso della palazzina al civico 1, gli attivisti hanno cominciato ad arrivare, a decine. Tra le undici e le undici e mezza sono stati questi ultimi a cercare di sfondare e le forze dell’ordine hanno reagito. C’è un video che ieri ha fatto il giro dei social e dei giornali on line. Si vede nitidamente la dinamica dei fatti.

I membri di Guernica e La Rage hanno tentato di entrare, colpendo gli agenti, prevalentemente con pugni (non sono mancati insulti e spinte); la tensione è salita alle stelle e a un certo punto uno dei manifestanti ha scagliato una bottiglietta d’acqua in direzione dei poliziotti. Il soggetto poi si è tirato indietro, ma la scintilla è scoccata. A quel punto gli agenti, provando ad allontanare l’assembramento, che continuava a spingere e a inveire contro gli uomini in divisa, hanno usato i manganelli.

Uno dei poliziotti, senza casco, ha colpito violentemente una quindicenne al volto, proprio con il manganello. La giovane è piombata a terra con una vistosa ferita all’occhio destro (frattura al volto); sanguinava e poco dopo ha perso i sensi. Nel mentre nella sede della Circoscrizione la violenza continuava: due agenti di polizia sono rimasti contusi, un altro ferito. In piazza Redecocca, a mezzogiorno, si sono viste le ambulanze del 118.

Non senza qualche difficoltà, i sanitari si sono occupati della minorenne (studentessa che abita in provincia) e successivamente del poliziotto (preso a calci) e in barella si teneva le mani sul volto, dolorante. Nel mentre, sempre dentro la Circoscrizione, l’amministrazione comunale ha valutato le situazioni delle famiglie sgomberate, per decidere il da farsi, i possibili percorsi d’assistenza.

«Ho perso il lavoro – racconta un polacco che era in Sant’Eufemia –, prima di entrare in contatto con lo Sportello dormivo alla stazione dei treni». Fuori i manifestanti hanno continuano a inveire contro il nutrito cordone di forze dell’ordine: «Come il G8». Nella giornata di sgomberi, violenza e feriti, sono almeno sedici i denunciati per le due occupazioni: quindici maggiorenni ed un minore. Altri lo saranno per gli scontri. Gli edifici di via Bonacorsa e Sant’Eufemia sono sotto sequestro. Il questore Giuseppe Garramone, presente sul posto, non ha voluto commentare.

Marco Chincarini (consigliere di Per me Modena) ha già pronta un’interrogazione che chiede lumi sulla mattinata di tensioni e non solo. La Cgil: «Gravi episodi che devono trovare risposte nel confronto civile».