
Erano fornitori ‘ufficiali’ delle piazze di Modena e Reggio Emilia: ai clienti consegnavano droga per tutti i ‘gusti’, dalla marjuana,...
Erano fornitori ‘ufficiali’ delle piazze di Modena e Reggio Emilia: ai clienti consegnavano droga per tutti i ‘gusti’, dalla marjuana, alla cocaina, all’hashish. Grazie ad una brillante indagine condotta dalla squadra mobile di Modena e Reggio Emilia i tre spacciatori sono finiti in manette: si tratta di tre marocchini di 24, 31 e 35 anni. L’indagine, condotta anche con l’ausilio della Sottosezione della polizia stradale di Modena Nord ha permesso ai poliziotti di arrivare direttamente al covo degli spacciatori: un appartamento di Reggio Emilia dove i tre nascondevano ben 66,72 chili di hashish, 687 grammi di cocaina e 508 grammi di marijuana. Quando i poliziotti sono entrati nell’appartamento di uno dei tre indagati, il 35enne ha cercato di fuggire nei campi circostanti lanciandosi da una finestra, ma è stato subito raggiunto e bloccato dagli agenti. I tre connazionali sono stati anche denunciati per il reato di detenzione di armi clandestine: in casa custodivano una pistola semiautomatica calibro 22 con matricola abrasa, completa di caricatore. Pare che da tempo, appunto, spacciassero importanti quantità di sostanze stupefacenti tanto nel modenese, quanto nel reggiano.
A seguito di segnalazioni e attività di osservazione alla fine gli agenti – all’esito di una complessa attività di indagine – hanno individuato il trio di spacciatori, sequestrando l’importante quantità di droga. I tre sono finiti in carcere per il reato di detenzione ai fini di spaccio di droga. Ieri mattina, invece, in tribunale a Modena sono arrivate le condanne, da un anno e mezzo di carcere a quattro anni e quattro mesi, nei confronti di diversi imputati in un maxi processo per spaccio. Dieci hanno patteggiato la pena, 6 sono stati giudicati con rito abbreviato, altri sono stati rinviati a giudizio: in tutto erano 35 gli imputati finiti a processo a seguito di un’operazione antidroga condotta dalla squadra mobile lo scorso anno tra Modena e provincia e coordinata dal pm Giuseppe Amara. Una rete di spacciatori su cui le indagini erano partite ben quattro anni fa e che aveva piazzato sul mercato cittadino migliaia di dosi. La banda si spostava anche in tutta la provincia, dalla bassa all’Appennino e i fatti contestati partono dal lontano 2020. Alcuni arresti erano scattati in flagranza di reato.
v.r.