Scuola di generosità, ospitati 46 bimbi ucraini

Due classi d’accoglienza grazie a Sacro Cuore e Oratorio Eden. Alfabetizzazione tramite attività di gioco, coinvolti anche i genitori

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Sono 46 i bambini e ragazzi, tra i 6 e i 14 anni, età scolare compresa tra le elementari e le medie, provenienti dalla martoriata Ucraina, che sono stati accolti dall’istituto Sacro Cuore di Carpi e dall’Oratorio Eden, prime realtà del territorio ad aderire al progetto ‘Accoglienza minori’ coordinato dall’Unione Terre d’Argine.

I giovani hanno iniziato il nuovo percorso (che durerà fino alla fine dell’anno scolastico, il prossimo 4 giugno), seguiti e accompagnati dagli educatori della Cooperativa sociale il Mantello, come Francesco, Asia e Silvia che si occupano appunto dell’accoglienza, e da Nataliya, della cooperativa Kaleidos, signora ucraina, che segue propriamente la mediazione culturale.

"Si tratta per tutti noi – spiega il preside delle Sacro Cuore Claudio Cavazzuti – di un’importante occasione per mettere in pratica il valore dell’accoglienza, su cui si è riflettuto tanto in questi mesi. Nelle mattinate ragazzi e bambini fanno lezioni di alfabetizzazione, grazie al contributo del personale della cooperativa sociale Il Mantello; inoltre, all’Eden, hanno modo di stare insieme all’aperto, giocando o comunque svolgendo attività non solo scolastiche, riuscendo anche a relazionarsi con gli studenti della scuola Sacro Cuore con cui condividono in parte gli ambienti.

Mentre si svolgono queste attività, anche le madri che accompagneranno i bambini possono utilizzare un ambiente dell’Oratorio per iniziare una prima alfabetizzazione.

E’ un’occasione educativa per tutti".

"I bambini e i ragazzi accolti presso l’oratorio sono divisi in due classi seguendo il criterio dell’età – spiega Francesco del Mantello –. In una prima classe sono accolti i bambini dai 6 agli 11 anni corrispondenti in generale alla scuola primaria; nella seconda classe, ci sono i ragazzi che vanno dai 12 ai 14 anni. Le ‘Classi d’Accoglienza’ sono il risultato di un lavoro di concerto tra l’Amministrazione comunale, la Cooperativa Il Mantello e le scuole Sacro Cuore, con il contributo dell’Unione delle Terre d’Argine.

Accanto a una fase di preparazione e organizzazione delle strutture, degli spazi e delle risorse, si è passati alla realizzazione attiva delle pratiche d’accoglienza.

Durante le mattinate si alternano diverse attività volte alla formazione partecipata, che permetta loro di conoscere attraverso attività ludiche e ricreative (dunque mai di lezione frontale) la lingua e la cultura italiane e, allo stesso tempo, di esprimersi senza rinunciare alla loro lingua, e di mostrare quello che portano con sé in termini di interessi, talenti e aspettative.

Il tutto in un reciproco confronto tra italiani e ucraini, in cui mettono in comunicazione il bagaglio culturale che portano con sé e la nuova realtà di lingua e di cultura italiane in cui si trovano immersi".

"L’esperienza non è facile – prosegue Nataliya, mediatrice culturale – ci sono delle inevitabili difficoltà, come era prevedibile. Ma i ragazzi iniziano a conoscersi e stanno cominciando a pronunciare e a comprende alcune parole e le frasi in italiano.

E’ una grande conquista questa, per loro e anche per noi.

Quello di cui hanno più bisogno ora – conclude – è di essere coinvolti nelle attività, stare insieme, giocare, sentirsi parte di un gruppo".

Maria Silvia Cabri