"Scuola, ripartiamo con più serenità"

La dirigente del Muratori-San Carlo: "Covid, il piano di emergenza è ’congelato’ e speriamo di non doverlo usare. La Did resta una risorsa"

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di Paolo Tomassone

C’è un gran andirivieni nelle scuole superiori modenesi: gli insegnanti saltano da un consiglio di classe a un altro, le segreterie lavorano agli orari delle lezioni, le imprese sono impegnate per le pulizie straordinarie e, in alcune strutture, si stanno terminando i lavori di manutenzione. Tutti in movimento nei dieci giorni che separano al suono della campanella che determinerà l’avvio dell’anno scolastico, il quarto da quando è scoppiata la pandemia. "Cominciamo con molta meno tensione" dice timidamente la dirigente scolastica del liceo Muratori-San Carlo, Giovanna Morini, per esorcizzare la paura. Il ministero dell’Istruzione ha emanato un vademecum con le indicazioni per il rientro in classe il 15 settembre: abolite le misure di distanziamento e l’uso delle mascherine; per accedere ai locali non sarà necessario misurare la temperatura degli studenti e nemmeno controllare il Green pass; gli studenti o gli insegnanti che risultassero positivi al Covid verranno sottoposti all’isolamento, ma i giorni di quarantena saranno inferiori. L’attenzione rimane comunque alta, nel caso i contagi dovessero tornare a crescere e ci fosse bisogno di ripristinare lo stato di emergenza. "Le misure messe in atto al Muratori-San Carlo l’anno scorso hanno funzionato, c’è stata grande sinergia tra insegnanti, collaboratori e studenti e questo ha impedito che si presentassero dei focolai. Abbiamo avuto contagi – ricorda Morini – ma siamo riusciti a gestire tutti i casi seguendo i protocolli e le indicazioni dell’Ausl. Ora teniamo congelato quel piano di emergenza e speriamo di non doverlo usare. Partiamo con un po’ più di serenità".

"La didattica digitale integrata era una misura prevista per salvaguardare la continuità dell’azione didattica anche per le assenze lunghe – precisa la dirigente scolastica –. Abbiamo imparato nuove modalità di fare lezioni con l’ausilio delle tecnologie e stiamo valutando di poterle continuare a offrire anche in futuro per garantire a tutti gli studenti le stesse opportunità". Durante l’emergenza la scuola, secondo la dirigente "ha imparato a lavorare in un certo modo e proverà a mantenere delle buone pratiche laddove è possibile. La scuola è in presenza, non ci sono dubbi, ma occorre una dose di flessibilità. Sappiamo che ci sono dei ragazzi, anche nel nostro liceo, che hanno patito molto il periodo di Covid e fanno fatica a rientrare nei binari ordinari della presenza. Con tanta pazienza possiamo attivare qualche strumento per accompagnare il rientro alla normalità".