Segregata in casa e picchiata per anni: arrestati per maltrattamenti il papà e i fratelli

Una 18enne di Castelnuovo chiede aiuto e i familiari finiscono in carcere. Le impedivano di uscire e di avere amicizie maschili

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di Valentina Reggiani

Nessun contatto con persone di sesso maschile che non appartenessero alla sua famiglia. Nessun profilo social, nessun ‘comportamento’ che potesse in qualche modo far sì che l’attenzione dei ragazzi ricadesse su di lei. Controllo, poi, rigoroso e quotidiano del suo cellulare. Nel caso in cui si fosse ribellata – come più volte capitato – ciò che la aspettava erano botte, frasi denigratorie e minacce di morte. E’ ciò che ha denunciato ai carabinieri una ragazza albanese di 18 anni, ora sotto protezione. Venerdì mattina, con l’accusa di maltrattamenti e lesioni personali aggravate in concorso, i militari della compagnia di Sassuolo hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip su richiesta della Procura nei confronti di quattro indagati: i tre fratelli maggiori della giovane studentessa e il padre. Uomini ‘padroni’, secondo la vittima, che da anni la sottoponevano a vessazioni, privazioni, violenze. Il padre e due figli sono stati arrestati a Castelnuovo Rangone, dove la famiglia vive mentre il quarto è stato rintracciato a Carpi giovedì sera: pare che il giovane avesse intenzione di fuggire. Ma i miltiari, dopo celeri indagini, hanno assicurato alla giustizia tutti e quattro. Questa mattina alle 10.30 in carcere è previsto l’interrogatorio di garanzia degli indagati e l’udienza di convalida del fermo. La 18enne, studentessa all’ultimo anno in un istituto modenese, tra le lacrime ha spiegato ai militari di subire continue violenze e minacce da parte del padre e dei fratelli i quali, per anni, le avrebbero impedito e vietato di intrattenere relazioni amicali o sentimentali con persone di sesso maschile. Spesso la ragazza sarebbe stata picchiata, denigrata e minacciata di morte. L’ultimo episodio di violenza risalirebbe al 15 giugno. In quella data, infatti, la 18enne aveva raccontato ai familiari di essere andata a casa di amici. I fratelli e il padre, però, sequestrandole il cellulare avrebbero invece intercettato chat con il fidanzato della giovane, un coetaneo italiano. A quel punto tutti e quattro l’avrebbero picchiata a turno e minacciata di morte se non avesse subito interrotto la relazione. La 18enne, l’indomani, si sarebbe recata puntuale allo stage previsto dall’alternanza scuola lavoro. In quel contesto sarebbe scoppiata in lacrime per poi raccontare alla titolare dell’attività quanto capitava tra le mura della sua abitazione. La donna avrebbe poi accompagnato la 18enne in ospedale, a Baggiovara dove sarebbe stata refertata per poi sporgergere denuncia. Non vedendola rientrare a casa i familiari avrebbero anche contattato le forze dell’ordine ma sarebbero stati informati dello stato di protezione in cui era stata posta la ragazza. Infatti subito è scattato il codice rosso e, terminate le indagini, nei confronti dei quattro uomini è stata disposta ed eseguita l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. La giovane era stata dimessa dall’ospedale con venti giorni di prognosi. Ora il suo incubo è finito.