REDAZIONE MODENA

Sempre più Sassuolo alla guida della Juve Magnanelli farà il ’secondo’ di Allegri

Indiscrezioni da Torino. I contatti in questi anni tra il Puma e il Conte Max non si sono mai interrotti: di nuovo insieme in bianconero? .

La voce, dovesse aver seguito, avrebbe del clamoroso, e tanto vale darne conto. Anche perché a darne conto sono ‘La Stampa’ e altri siti parecchio attenti alle vicende della Juventus. E per una volta mica si parla di Frattesi o di altri gioielli neroverdi in vetrina in vista del calciomercato, ma di un altro personaggio il cui addio – possibile, se non probabile, stando ai rumors – scuoterebbe, e parecchio, il mondo neroverde, almeno per come ci siamo abituati a conoscerlo negli ultimi lustri, ovvero Francesco Magnanelli, uno dei simboli del Sassuolo targato Mapei. Il tecnico juventino Massimiliano Allegri, dicono a Torino, cerca un collaboratore tecnico e avrebbe pensato proprio all’ex capitano neroverde, che la stagione scorsa ha appeso le scarpe al chiodo dopo una carriera leggendaria – 520 presenze in 17 stagioni - che lo ha visto salire, con la stessa maglia addosso, dalla C2 alla A e, messosi a disposizione del Sassuolo, ha fatto una stagione da collaboratore di Alessio Dionisi. Dallo scorso luglio ad oggi ha studiato e si è aggiornato, il ‘puma’, nel corso del suo primo anno da ‘non giocatore’, lo spessore dell’uomo e del professionista sono ben noti e allora nulla di strano che Allegri ci stia pensando, anche considerato che tra i due il feeling è sempre stato ‘speciale’. Fu proprio Allegri, stagione 200708, a trasformare del tutto Magnanelli da mezzala nel regista che si incastrava alla perfezione nel 4-3-3 che fece a lungo le fortune del Sassuolo e dello stesso Magnanelli ed è stato, Allegri, in più occasioni mentore e punto di riferimento per il giocatore. Che con il tecnico livornese i contatti non li ha mai interrotti. "E’ il mio Phil Jackson", disse alla Gazzetta dello Sport del Conte Max, spiegando come "per la gestione dei giocatori" il tecnico juventino fosse il numero uno. Per uno che è stato allenato anche da Maurizio Sarri, Eusebio Di Francesco e Roberto De Zerbi, per citare i più noti, un’investitura non male, forse con il senno di poi anche una involontaria ‘captatio benevolentiae’ che magari va a segno. Perché in questi giorni desso Allegri, in quel di Torino, sta rimodellando lo staff cui il Modena ha tolto Paolo Bianco. E perché, a ben vedere, ci sta che magari Allegri ripensi a quel suo ex giocatore cui lo legano un rapporto parecchio solido e una stima altrettanto solida, che hanno resistito a questi 15 anni nel corso dei quali Allegri è diventato Allegri, mentre Maganelli faceva grande se stesso e il Sassuolo. Non è un mistero, del resto, che quando Allegri capita da queste parti con Magnanelli – l’officiante è sempre Remo Morini – l’incontro tra i due, anche per un breve saluto, scatti quasi sempre, né che il Magnanelli che un anno fa scelse di fare l’allenatore, appendendo le scarpe al chiodo, consiglio lo abbia chiesto proprio al Conte Max. Che ad una possibile collaborazione con Francesco Magnanelli, ove ci fosse occasione di arruolarlo in bianonero, potrebbe guardare con un certo interesse. Magari anche ricambiato dal ‘puma’, che quel salto che non ha mai voluto fare da giocatore potrebbe decidere di farlo adesso.

Stefano Fogliani