"Serve la collaborazione tra istituzioni e privati"

Il rettore Porro ha incontrato i ragazzi: "Ci sono dei progetti già avviati che aumenteranno l’offerta, ma occorre trovare una soluzione nell’immediato".

"Serve la collaborazione  tra istituzioni e privati"

"Serve la collaborazione tra istituzioni e privati"

Durante la manifestazione di ieri pomeriggio, il Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Carlo Adolfo Porro, è giunto in via Berengario per incontrare gli studenti e ha simpatizzato con la loro protesta. "Non si può non solidarizzare – spiega il Rettore – nei confronti di un problema che è estremamente forte a livello nazionale: quello del diritto ad abitare in un luogo che si è scelto per studiare e per il quale non ci sono soluzioni adeguate a livello abitativo. Per soluzioni adeguate intendo ovviamente e soprattutto quelle sostenibili dal punto di vista economico, del decoro e della qualità degli alloggi. Questo è un problema noto da tempo su cui si sta lavorando sia a livello locale che nazionale. Credo che la soluzione possa arrivare solo dall’interazione fruttuosa di una serie di attori, che sono quelli istituzionali, ma anche privati che siano in grado di mettere a disposizione, ristrutturare o costruire alloggi per superare questa emergenza". Interrogato nello specifico sulla situazione locale, il Rettore prosegue: "A Modena i progetti a medio termine ci sono: uno è già avviato e finanziato e riguarda la ristrutturazione dell’ex Caserma dei Carabinieri Sant’Eufemia, un edificio storico che si trova accanto a una delle nostre sedi. Un altro, rispetto al quale abbiamo fatto domanda per un bando ministeriale insieme al Comune, riguarda la possibile ristrutturazione di un insieme di fabbricati tra San Barnaba, via Bonacorsa e via Carteria: stiamo parlando di diverse decine di posti letto che potrebbero essere disponibili, ma siamo in attesa degli esiti del concorso. Oltre a ciò ci sono altre iniziative che sono in fase meno strutturata ma potrebbero portare, una volta realizzate, alcune centinaia di posti letto. Le realtà di cui parlo richiedono qualche anno, ma oggi ci troviamo di fronte al problema degli studenti che in queste settimane e mesi non hanno trovato un alloggio adeguato o, se l’hanno trovato, hanno pagato cifre molto elevate". "Un’altra possibile soluzione nell’immediato – la conclusione di Porro – sono gli alloggi fuori dal Comune di Modena, soluzioni abitative che richiedono spostamenti e, dunque, complicano la vita degli studenti, ma che in alcuni casi possono costituire opportunità vantaggiose".

j. g.