
Negrini (Fd’I): "Camporota incarico tecnico? E’ un ruolo politico, niente sconti". Il Pd dà fiducia all’ex prefetta: "Ha l’esperienza e la sensibilità giuste".
Il giorno dopo il debutto ufficiale della nuova assessora alla Sicurezza urbana Camporota, sono arrivate varie prese di posizione su come rendere la città più sicura. "Abbiamo seguito con grande attenzione la presentazione di Camporota di cui non abbiamo mai messo in discussione il curriculum pur non condividendo le modalità che l’hanno portata a ricoprire il ruolo di assessore" sottolinea Luca Negrini, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale, che prosegue: "C’è un tema di opportunità che abbiamo più volte evidenziato come la possibilità problematica di sovrapposizione dei ruoli, rischio dettato dagli anni passati in città in veste di prefetto. Inoltre, dal nostro punto di vista, per quanto tecnica ‘sulla carta’ possa essere la figura di questo assessore, riesce difficile pensare che lei possa aver accettato non condividendo la linea politica dell’attuale amministrazione. E’ bene essere chiari: ora il suo è un ruolo politico". In ogni caso, spiega Negrini, "attendiamo di vedere le sue disposizioni e il suo operato sul tema sicurezza che attanaglia la città e che è stato il primo punto della nostra campagna elettorale". Tema sul quale – fa notare – in questi anni non ci sono stati significativi passi avanti: "Basti pensare che i sei punti sottolineati dal sindaco come critici per la città, erano tutti presenti all’interno della mappa del degrado presentata più di tre anni fa alla stampa. Evidenza di quanto poco si è fatto. A scanso di equivoci, auspichiamo che la dottoressa Camporota non si nasconda dietro alla fascia della Questura (la richiesta di elevarla a fascia A, ndr) su cui non intendiamo rimangiarci nulla, ma sappiamo non essere l’unica risposta. Più volte come opposizione abbiamo aperto a quella che è un’idea di sicurezza che affianchi attivamente la Polizia locale alle altre forze sul territorio perché è una battaglia che deve essere combattuta anche dall’Amministrazione comunale. L’idea di aumentare le pattuglie deve essere portata avanti insieme ad una modifica strutturata della gestione della Polizia locale che richiediamo da anni a gran voce, con dotazioni serie e necessarie per i nostri agenti.
Come Fd’I – assicura Negrini – abbiamo già presentato interrogazioni sul tema sicurezza e continueremo a lavorare per evidenziare quanto sia necessario un cambio di approccio da parte dell’Amministrazione. Sulla sicurezza non applicheremo nessuno sconto e saremo guidati dell’onestà che si deve ai cittadini su un tema complesso e serio", conclude Negrini.
Anche la consigliera Maria Grazia Modena ha espresso alcune considerazioni: "La sicurezza e il disagio sociale a Modena sono un problema sempre più grave e la nomina come tecnico di un ex prefetto all’assessorato alla Sicurezza senza soluzione di continuità ne è la prova tangibile. È firmataria del Patto Modena sicura che contiene idee valide e concrete con le quali arginare il problema della sicurezza. Non l’ha applicato fino ad ora, contiamo che adesso lo voglia fare. Unica incognita non trascurabile sta nel modo in cui si rapporterà con il nuovo prefetto. Aspetto molto delicato".
Dal gruppo consiliare del Pd, in una nota a firma di Diego Lenzini, Camporota viene accolta con fiducia: "In una fase in cui la sicurezza rappresenta una delle principali preoccupazioni per i cittadini modenesi, siamo certi che la sua esperienza e la sua sensibilità verso le dinamiche sociali saranno elementi essenziali per costruire un modello integrato, che non si limiti al solo controllo del territorio ma che miri anche a rafforzare il tessuto sociale della nostra comunità. Le nostre 5 priorità sono: rafforzamento delle forze dell’ordine, elevazione della Questura di Modena alla prima fascia, sicurezza partecipata, investimenti nella Polizia locale, espansione del sistema di video sorveglianza e dei Gruppi di Controllo di Vicinato". Molto critica nei confronti di Camporota, invece, la posizione di Giovanni Bertoldi, capogruppo Lega Modena: "Da quando ha assunto il ruolo di prefetto la criminalità è dilagata e la città è diventata meta di immigrati irregolari e richiedenti asilo con costi economici e sociali insostenibili per la nostra comunità. E rimango dell’idea che l’accettazione dell’incarico all’interno di un organo politico come la giunta, non possa essere declinato come semplice incarico tecnico. Ora non ci resta che giudicare il nuovo assessore nei fatti e posso assicurare che come opposizione non faremo sconti".