REDAZIONE MODENA

Sindrome di Phelan-McDermid Persico detta al mondo le linee guida

Il professore di Unimore ha pubblicato il vademecum internazionale per la cura

E’ una malattia rara su base genetica, non ereditaria che comporta principalmente disabilità intellettiva, ipotonia muscolare, ritardo o assenza di linguaggio, deficit del coordinamento motorio, e spesso da autismo. Parliamo della sindrome di Phelan-McDermid, che rientra tra i disturbi del neurosviluppo e di cui la frequenza non è nota. Il Policlinico, però, si conferma all’avanguardia per quanto riguarda la gestione clinica dei pazienti grazie ad Antonio Persico, del dipartimento di scienze Biomediche, Metaboliche e Neuroscienze di Unimore. Infatti il professore è l’unico esperto italiano ad aver contribuito a redigere le linee guida interazionali per la gestione clinica dei pazienti con Sindrome di Phelan-McDermid, recentemente pubblicate sull’American Journal of Medical Genetics. "Seguiamo oltre 70 casi, tra cui anche diversi residenti in Emilia Romagna – sottolinea il Professore – Ho iniziato a lavorare con questi pazienti dal 2016 ma sono a Modena da due anni e qui ho portato pazienti da tutta Italia. È una sindrome rara, certo – continua il professore – ma si stima che l’uno, due per cento delle disabilità intellettive sia dovuta a questa sindrome e non è poco. Negli adulti, però, non è mai stata diagnosticata poiché all’epoca non si effettuavano analisi genetiche. Mediamente è una sindrome grave ma, a seconda dell’anomalia genetica, ci possono essere casi più o meno gravi". A Modena la sensibilizzazione è alta: infatti il 22 ottobre, giornata mondiale della sindrome, la fontana del Graziosi di largo Garibaldi è stata illuminata di luce verde. "Queste linee guida sulla gestione clinica della sindrome di Phelan-McDermid raccolgono il consenso dei massimi esperti mondiali, soprattutto statunitensi", conclude Persico.