Spaccio a due passi da scuola: chiuso il bar

La decisione della questura: «Qui pusher e pregiudicati. Provvedimento preso per tutelare i tanti studenti della zona»

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di Valentina Reggiani

Non si può parlare di fenomeno sommerso o silenzioso, tanto che le forze dell’ordine quotidianamente concentrano le proprie forze proprio nel tentativo di arginarlo. Se un tempo, infatti, si attendeva il momento della ricreazione per chiacchierare con gli amici ora tanti studenti utilizzano la pausa tra una lezione e l’altra per fumare spinelli. La droga dentro e fuori dagli istituti scolastici rappresenta sempre più una piaga sociale. Proprio per questo sono continui i blitz della polizia di Stato e municipale in particolare e con tanto di unità cinofile all’interno delle scuole. Non sono rari i casi in cui le dosi spuntano negli zainetti così come sono quotidiani i controlli all’esterno degli edifici dove i pusher si appostano, approfittando della ingenuità di tanti giovanissimi. Dopo che gli agenti della volante hanno arrestato due spacciatori nel bar frequentato proprio dagi studenti, situato in Largo Aldo Moro ora il locale è stato chiuso. Parliamo del bar che si trova di fronte all’istituto Corni e a pochi passi dalla stazione delle autocorriere: un punto strategico per i pusher, sorpresi dagli agenti seduti al tavolo. Addosso i due, entrambi tunisini di 21 e 49 anni, avevano diverse dosi di hashish pronte per essere cedute per un totale di 30 grammi. Vista la presenza appunto di avventori pericolosi per la sicurezza pubblica il personale della squadra amministrativa della questura ieri mattina ha notificato il provvedimento di chiusura al titolare del bar, deciso dal questore per un tale di 10 giorni. Provvedimento legato a diversi blitz della polizia durante i quali è stata accertata la presenza, nel locale e negli ultimi nove mesi di pregiudicati. L’obiettivo della questura attraverso la chiusura è proprio quello di impedire il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale e garantire l’ordine e la sicurezza dei cittadini e, soprattutto, dei numerosi studenti che circolano in quella zona.

Anche il parco Pertini si conferma mercato a cielo aperto dello spaccio. Qui, infatti gli agenti della polizia municipale venerdì pomeriggio hanno arrestato un 25enne nigeriano beccato a vendere dosi. Ieri mattina al processo per direttissima il suo avvocato si è avvalso dei ‘termini a difesa’ e, in attesa di un processo successivo, il tribunale gli ha notificato il divieto di dimora sul territorio comunale. Il giovane è stato notato venerdì intorno alle 15.30 dagli agenti della municipale in borghese, appostati nei pressi del teatro Storchi a fronte delle numerose segnalazioni dei cittadini circa eisodi di spaccio, appunto. Il nigeriano, infatti, è stato beccato mentre consegnava ad un automobilista che transitava sui viali del Parco una bustina con tre grammi di ‘erba’. Immediatamente gli agenti del Nucleo problematiche del territorio lo hanno bloccato, trovandogli nelle tasche altri 16 grammi di droga.

L’ennesimo pusher è finito poi in carcere grazie ad un’attività di controllo del territorio posta in essere dai carabinieri. Si tratta di un tunisino di 19 anni che, alla vista delle divise, si è lanciato in una precipitosa fuga in sella ad una bicicletta. Lo straniero, incappato negli uomini dell’Arma in centro storico, è stato fermato dopo un inseguimento in Cesare Costa: addosso aveva otto grammi di cocaina e cento di hashish.