REDAZIONE MODENA

Modena, piove dentro gli spogliatoi del 118

Bracigliano (Cisl): "Infiltrazioni d’acqua e tetto traballante. Spazi senza bagni né docce. Un infermiere ha trovato i vestiti fradici"

Lo spogliatoio del 118 disastrato e il sindacalista

Modena, 8 settembre 2022 - Il personale del 118 si cambia in spogliatoi talmente fatiscenti che la Cisl interviene per paura che, prima o poi, qualcuno si faccia male. "Non volevamo arrivare a tanto, cioè a rendere pubblica questa faccenda tramite i giornali, ma abbiamo davvero timore che quest’inverno, in caso di nevicata, la copertura dello spogliatoio-container crolli in testa a qualcuno, o che in caso di pioggia un operatore possa rimanere folgorato", spiega Alfonso Bracigliano, sindacalista Cisl funzione pubblica Emilia Centrale.

"L’altro giorno un operatore è dovuto tornare a casa letteralmente in mutande, perché le infiltrazioni di pioggia gli avevano bagnato gli abiti di ricambio custoditi nell’armadietto mentre, il giorno dopo, non è potuto entrare in servizio perché aveva la divisa fradicia", racconta ancora Bracigliano. È solo l’ultimo disagio, e nemmeno il più grave, patito dagli operatori modenesi del 118, alle prese con l’inadeguatezza degli spogliatoi della centrale operativa, in via Emilia Est a Modena.

Un problema che la Cisl ha ripetutamente sollevato, ma che l’Ausl di Modena non ha ancora risolto, nonostante sia stato di recente interessato anche il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il quale a sua volta ha coinvolto il precedente direttore generale dell’Ausl Antonio Brambilla in un sopralluogo.

Dal 2012, quando ci fu il sisma, gli operatori del 118 non possono più utilizzare per cambiarsi gli spazi interni alla palazzina: "Usano come spogliatoio 4 container, tra cui due ’terremotati’ ricavati da un’edicola e un chiosco per fiori. Questi ultimi in pratica sono container in qualche modo adattati all’uso – spiega Alfonso Bracigliano – Ma si sono rivelati del tutto inadeguati e quando sono arrivati quelli nuovi ci si è accorti che erano troppo piccoli per rottamare quelli vecchi, che si continuano dunque a utilizzare sebbene non abbiano bagni né docce". I locali sono angusti, con spazi minimi tra un armadietto e l’altro. Il soffitto è puntellato da pali e quando piove gli spogliatoi si allagano. Inoltre manca il riscaldamento. "Bisogna considerare – aggiunge Bracigliano - che, quando rientra dal servizio, l’operatore è sudato; deve poter svestire la divisa e indossare abiti caldi e asciutti. Da due anni, invece, ai lavoratori non sono garantite condizioni minime di igiene e sicurezza. L’Ausl lo sa, perché abbiamo segnalato la situazione più volte ma, nonostante impegni e promesse, i problemi non sono ancora stati risolti".

I locali sono utilizzati da 130 operatori. Ha bisogno degli spogliatoi anche chi non è fisso su Modena, ma copre alcuni turni al mese o viene in città perché reperibile. "È inaccettabile che in una sanità modenese, dichiarata di eccellenza, ci siano situazioni di questo tipo. Com’è possibile che non si riesca a risolvere un problema così banale? Noi del sindacato e i lavoratori – conclude – sollecitiamo una rapida soluzione del problema, prima che arrivi l’inverno".

La palazzina del 118 in via Emilia est è un edificio vecchio e per la centrale operativa delle ambulanze pare non ci siano progetti finanziati dal Pnrr. Già in piena pandemia, nel 2020, si era pensato a un trasferimento in via Minutara, nei vicini spazi dell’Aeronautica dove ora c’è il punto vaccinazioni, ma dopo aver imbiancato gli spogliatoi ci si è accorti che non sono riscaldati e che l’area non era in generale comunque idonea. "Ricordo – rivela il sindacalista – che in pandemia i sanitari nell’area di ’bonifica’ si toglievano le tute anti Covid nei capannoni aperti dell’hangar, al gelo".

"L’Azienda Usl di Modena è a conoscenza della situazione – dice una nota con tanto di scuse finali – ed è al lavoro per individuare adeguate soluzioni. Non appena insediata, la nuova Direzione aziendale è stata informata della situazione e ha voluto subito acquisire gli elementi per effettuare le valutazioni del caso. Sono in corso di valutazione alcune possibili soluzioni che garantiscano un adeguatocomfort per gli operatori".