Spruzzarono lo spray urticante in discoteca Due giovani imputati per rapina aggravata

I ventenni avevano cercato di emulare la banda di Corinaldo in un locale modenese per derubare i coetanei delle collane d’oro

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di Valentina Reggiani

Quella notte, il 20 settembre scorso, in tanti tornarono con la mente a quel 7 dicembre del 2018, la notte della strage alla Lanterna Azzurra di Corinaldo dopo aver appreso che, in un locale modenese, malviventi avevano agito con le stesse modalità, ovvero spruzzando spray al peperoncino tra la folla durante un concerto al fine di rapinare i giovanissimi ospiti.

Fortunatamente la situazione fu gestita nel miglior modo possibile dagli agenti subito intervenuti sul posto e dagli stessi operatori del locale e i responsabili furono catturati in una manciata di ore.

Ora gli indagati, accusati delle pericolose rapine all’interno del locale saranno processati. Infatti è prevista per questa mattina l’udienza che vede alla sbarra i due giovani, a seguito di decreto di giudizio immediato richiesto dal pm ed emesso dal Gip. Gli indagati, che saranno giudicati con giudizio abbreviato sono un albanese di 24 anni, residente a San Prospero e un filippino di 25, domiciliato a Mirandola e entrambi attualmente rinchiusi in carceree. Gli indagati devono rispondere di rapina aggravata in concorso e lesioni.

Secondo le accuse i due, quella notte, all’interno del locale Notte Tempio di via Nicolò Biondo "per procurarsi un ingiusto profitto strapparono con violenza dal collo di diverse vittime collanine d’oro dopo aver seminato il panico nel locale con lo spray urticante". Ai due viene anche contestata l’aggravante di aver agito in più persone riunite, in circostanze di tempo e luogo tali da ostacolare la privata difesa, visto che i colpi avvenivano in una discoteca che, in quel momento, ospitava centinaia di avventori.

Cinque i giovani che quella notte riportarono lesioni, ovvero dispnea transitoria, bruciore agli occhi e faringodinia a seguito dell’inalazione dello spray al peperoncino e sul posto arrivarono diverse ambulanze per soccorrere i ragazzi spaventati. Le vittime, al pari di tanti altri coetanei in quel momento erano intente a ballare sulle note della musica di un noto dj. Inevitabilmente, avvertendo quello strano bruciore agli occhi e alla gola, legato all’inalazione dello spray tra la folla si era subito scatenato il caos: i tanti minori presenti, infatti, avevano cercato di uscire subito dal locale, spingendosi l’un l’altro per trovare le uscite e mettersi al sicuro.

Sul posto erano accorsi gli agenti della volante così come i colleghi della squadra mobile che, in poche ore, erano riusciti ad individuare i responsabili: il filippino e l’albanese appunto. Oggi i due giovani rapinatori saranno giudicati