Stato d’emergenza verso la proroga I Comuni del sisma: "Essenziale"

La possibilità di slittare a fine 2023 è contemplata nello schema della legge di Bilancio: così si potrebbero finire molti cantieri

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Buone notizie per i comuni del cratere sismico del 2012 che si potrebbero vedere prorogato lo "stato d’emergenza". La possibilità, che consentirebbe di portare a termine la ricostruzione nelle zone dell’Area Nord terremotate, è contenuta nello schema della legge di Bilancio del governo all’articolo 116. La norma – secondo il Comune di Mirandola, che si era mosso fin dal 2 novembre con una lettera che il sindaco Alberto Greco aveva inviato al Ministro dell’Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti – "restituisce una previsione strategicamente importante per il territorio, certificando l’attenzione del nuovo governo in un momento storico caratterizzato dalla prolungata incertezza internazionale". La pandemia prima, e ora l’instabilità dei prezzi delle materie prime, oltre alla complicata opera di reperimento delle medesime, hanno reso particolarmente complessa, infatti, la chiusura dei cantieri coinvolti nella ricostruzione, che in molti casi hanno dovuto scontare un rallentamento dei lavori, quando non addirittura l’abbandono da parte delle imprese che se li erano aggiudicati. Oltre a questo, molte amministrazioni e la stessa Unione Comuni Modenesi Area Nord avevano potuto assumere personale in deroga per potenziare servizi e uffici impegnati nella ricostruzione. La decisione, dunque, potrebbe rappresentate – se approvata – un toccasana. "La previsione di ulteriore proroga dello ’stato di emergenza’ al 31 dicembre 2023, e la conferma delle misure necessarie a garantire il funzionamento degli uffici e la tenuta dei bilanci comunali – puntualizza il sindaco Greco – sono elementi essenziali". E di rincalzo il sindaco di San Felice Michele Goldoni aggiunge: "Per noi vuole dire dare continuità alla gestione della ricostruzione che stiamo ultimando, ma che non è ancora finita. Poi, il provvedimento andrà letto con attenzione per capire quali risvolti avrà nel dettaglio". Ma intanto è pressoché unanime da parte degli amministratori la soddisfazione per una misura che rimette in gioco molte cose. "Se saranno confermate le previsioni su personale sisma, proroga del pagamento delle rate dei mutui con Cassa depositi e prestiti e MEF e esenzione dell’IMU sugli immobili ancora inagibili –chiarisce il vicesindaco di Mirandola Letizia Budri – saremo nella condizione di affrontare l’azione amministrativa dell’esercizio 2023 in modo più incisivo ed efficace".

Di "buon risultato" parla anche la sindaca di Cavezzo Lisa Luppi. "Quindi – dice Luppi – si potrà continuare nel lavoro fattivo e concreto portato avanti in questi dieci anni. Per Cavezzo significa mettere in garanzia questo ultimo tratto di ricostruzione che stiamo percorrendo, nonostante le difficoltà, date ad esempio dalle conseguenze della situazione internazionale".

Al.G.