
Straziante addio ad Adele, 16 anni: "Sei stato il nostro fiore più bello, ora canterai con gli angeli in cielo"
Modena, 13 giugno 2024 – Dolore, lacrime e tanta musica nel giorno dell’addio ad Adele Baldasarre, 16 anni, la studentessa del liceo musicale Sigonio stroncata da un’embolia polmonare fatale. Alle 10,45 di ieri il mesto corteo funebre, silenzioso e raccolto, muove a piedi dall’obitorio dell’ospedale Magati di Scandiano diretto alla chiesa parrocchiale. Circa mezzo chilometro sotto un sole limpido, con tanta folla che sfiora le cinquecento presenze. La partecipazione è stata enorme. Tanti sono i parenti del Basso Polesine, partiti di buon ora dall’oltre Po. Tra gli altri, si nota in chiesa il Basso di fama internazionale Riccardo Zanellato, fratello di Federica, la mamma forte di Adele, durante la messa sempre sorretta e confortata dal marito Rocco. Mamma e papà dimostrano una dignitosa serenità, forti di una grande fede religiosa. I parenti affidano al diacono Vittorio, emozionato anche lui, un ricordo di Adele: "Sei stato il fiore più bello del nostro giardino, rimani la nostra Adele, lasci un vuoto che non riusciremo mai a colmare. Continua a cantare e scrivere da lassù".
La liturgia funebre viene presieduta dal parroco don Andrea Cristalli, assieme a don Gabriele Valli, don Claudio Boretti, don Paolo Crotti, ex parroco di Scandiano, don Fortunato Monelli coi diaconi Lanfranco Zaccarini e Vittorio Lucchi.
"Ci facciamo aiutare dalla parola di Dio, prendendo spunto dalle parole di San Paolo, che generano carità. Una carità che da senso a tutto il resto, che è Amore , quando esprimiano il meglio di noi. Così come la nostra Adele che quando cantava teneva presente la testa, il cuore e il pensiero che si vuole esprimere". Prende fiato e continua don Andrea: "In questi momenti solo nella preghiera possiamo trovare e custodire Adele".
La liturgia viene accompagnata dalla corale parrocchiale e il gruppo di orchestrali del liceo musicale Sigonio di Modena, che Adele frequentava. Tutti vestiti di nero, con gli occhi rossi, forti dei loro strumenti musicali, dove il violino la fa da padrone, con le note calde e passionali che mettono particolari emozioni. Una studentessa legge una preghiera: "Sia mo increduli, arrabbiati, sbigottiti, solo tu signore ci aiuti a sentirsi vicini con Adele". La bara bianca è adagiata ai piedi dell’altare, e nel finale la cerimonia tocca il suo apice della commozione. Per volere della famiglia viene proiettato un video con Adele che suona al pianoforte, lei che aveva un debole per questo strumento.
Tutti prendono posto per vedere la proiezione che dura parecchi minuti. Finito il video, il fidanzato di Adele, viene accompagnato da mamma Federica per suonare un pezzo al pianoforte. Sul piazzale del sagrato come ultimo desiderio della famiglia, la bara bianca di Agnese viene avvolta da un telo dove tutti possono scrivere e lasciare un pensiero. Scrive Adele sul ricordino che finisce presto all’ ingresso della chiesa: "Viviamo il momento, accogliamo le idee che ci passano per la testa e mandiamo a fanculo tutto e tutti per una volta".