Street control, un sistema che può creare ingiustizie

Caro Carlino,

scrivo questa lettera per segnalare quella che secondo me è un’anomalia del nuovo sistema tecnologico in dotazione alla polizia locale. Sto parlando dello Street Control: in pratica, quell’auto dei vigili urbani che passa per le strade con una telecamera ad infrarossi sul tettuccio a caccia di infrazioni nei parcheggi. Nata per scoraggiare i parcheggi in doppia fila, ora sta valutando anche situazioni che, se fossero trattate da agenti in carne e ossa, con un po’ di buon senso potrebbero avere esiti più favorevoli per il cittadino.

Circa un mese fa dovevo recarmi in una ricevitoria in via Giardini che funziona anche da hub per il ritiro di pacchi spediti. Come spesso mi capita, ho parcheggiato l’auto davanti allo spazio per carico e scarico a pochi metri dal negozio, con disco orario 30 minuti. Dovendo solo ritirare un pacco e sapendo che ci avrei impiegato poco più di un minuto, ho sistemato l’automobile di fronte allo stallo di carico a scarico ma lasciandola parallela alla carreggiata. Dopo un mese mi è arrivata a casa la multa per aver parcheggiato fuori posizione, per un ammontare di 56 euro. La presunta infrazione era stata rilevata dall’auto Street Control. Sarebbe quasi inutile rivolgersi al giudice di pace, perché intentare la causa costa 30 euro e alla fine il risparmio, rispetto all’ammontare della contravvenzione, in caso di annullamento della multa sarebbe veramente minimo. Credo che una pattuglia di agenti della polizia locale avrebbe agito in maniera diversa perché sicuramente, entro pochi secondi mi avrebbero visto arrivare. Oltretutto, in quella posizione, l’auto non ostacolava né il traffico né altre vetture. Ma la ripresa della telecamera non valuta le situazioni con il buon senso che occorrerebbe e penso che l’uso andrebbe limitato giusto ai parcheggi in doppia fila.

p. s.