Visitabile fino al 24 maggio la mostra ‘L’eclettismo di Claudio Spattini, pittore del Novecento’, curata da Eddy Lovaglio ed allestita alla galleria d’arte Space Gallery di Modena. La personale, che ha inaugurato sabato, racconta l’opera di Claudio Spattini, uno degli esponenti più significativi della cultura e dell’arte pittorica italiana del Novecento. L’artista, scomparso nel 2010, era nato a Modena nel 1922: e proprio dalla sua città, i figli Massimo e Gian Claudio hanno voluto ‘ripartire’ per rendere omaggio al padre e al suo talento, per dare vita a una fondazione a lui dedicata. Spattini ha frequentato l’Accademia di Bologna, sotto la docenza di Virgilio Guidi e Giorgio Morandi con le sue mostre personali, prima del conflitto bellico, è divenuto subito un pittore affermato, dialogando con Modigliani e con la Scuola Romana, soprattutto con Mario Mafai. Nel dopoguerra, ha matura un consapevole rapporto con Matisse e con il paesaggio di Cézanne, Carrà e Tosi, ma anche con il Picasso del Cubismo sintetico che gli appariva un punto di riferimento.
In foto: Eddy Lovaglio, Massimo Spattini e il critico d’arte Giacomo Nicolella
m.s.c.