VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Combattente in Ucraina, spazi revocati

Dopo la Polisportiva Sacca, anche la Fondazione Sias, Servizi Iniziative e Attività Sociali

Polemica sull'incontro con il combattente ucraino

Polemica sull'incontro con il combattente ucraino

Modena, 14 giugno 2025 – Dopo la Polisportiva Sacca, anche la Fondazione Sias, Servizi Iniziative e Attività Sociali, ha revocato la concessione delle sale di Palazzo Europa per l’evento con Yuri Previtali e Claudio Locatelli.

L’iniziativa, organizzata dalla comunità ucraina di Modena, prevedeva l’intervento del giovane bergamasco, volontario italiano della resistenza ucraina, un "foreign fighter vicino a posizioni ultranazionaliste" secondo chi ha criticato l’evento. La comunità ucraina ha però deciso – senza svelare la location – di portare avanti comunque la serata. "Sembra surreale, qualcuno sta cercando di far tacere la voce della verità in ogni modo possibile. Nessuno può fermare una comunità che crede nella giustizia e nella libertà" ha detto la portavoce della comunità Olena Kim (nella foto).

La Polisportiva Sacca aveva preso tempo per decidere se autorizzare o meno la serata: il presidente Campana, però, per evitare l’insorgere di polemiche e dopo aver ricevuto numerose mail ‘accusatorie’ ha deciso di fare un passo indietro. "Vogliamo evitare speculazioni politiche e di fare utilizzare i nostri spazi, che si richiamano apertamente ai valori antifascisti dei suoi padri fondatori, per iniziative i cui relatori si identificano in posizioni politiche contrarie a tali principi" ha dichiarato a ruota ieri la Fondazione SIAS. "A fronte delle polemiche che si sono create in merito alla concessione della Sala Paganelli di Palazzo Europa per l’iniziativa di questa sera, (ieri, ndr), la quale vedeva come ospite Yuri Previtali – volontario italiano impegnato in Ucraina – e il giornalista Claudio Locatelli, abbiamo deciso di non concederne l’utilizzo".

A chiedere che l’Amministrazione intervenisse contro la concessione di spazi era stata anche Rifondazione Comunista mentre le prime critiche le ha sollevate il coordinamento modenese contro la guerra.