VALENTINA REGGIANI
Cronaca

’Modena merita di più’. La rabbia dei cittadini: "Città irriconoscibile"

Affollata assemblea su criticità e "illegalità diffusa" tra baby gang e spaccio "La polizia locale deve tornare ad essere di prossimità, vicina alla gente"

Controlli al parco

Controlli al parco

Modena, 14 giugno 2025 – Oltre 200 persone – fanno sapere gli organizzatori – hanno partecipato giovedì, alla Palazzina Pucci, all’assemblea ’Modena merita di più’, convocata per discutere di degrado urbano, baby-gang, spaccio nei parchi e accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.

L’evento, dopo i recenti fatti di cronaca, è nato per rispondere alla "preoccupazione crescente" dei cittadini, di vari quartieri di Modena, rappresentati da Mattia Meschieri, Liliana Ferrari, Camillo Po e Stefano Soranna. "La situazione di palese illegalità diffusa preoccupa le persone, uscire di casa implica il rischio di essere aggrediti e rapinati anche in maniera violenta. Durante l’incontro – fa sapere il comitato promotore – si è ascoltata più volte la frase: se non ci saranno risposte chiare e certe, molti di noi se ne andranno da Modena. Una città che non riconosciamo più. Ma questo è inaccettabile. Negli ultimi anni – si fa presente – si è sempre minimizzato il problema ‘sicurezza’, dalle percezioni di Giancarlo Muzzarelli alla ’città è sotto controllo’ dell’assessore Alessandra Camporota. Proprio le dimissioni dell’assessore sono state chieste da diversi relatori e il pubblico in sala ha applaudito a questa richiesta. Un punto imprescindibile per gli organizzatori di ‘Modena merita di più’".

Sui minori stranieri non accompagnati e la loro gestione, i relatori hanno chiesto "maggiore controllo del sindaco e della sua giunta. Peraltro la responsabilità è proprio del primo cittadino. Cooperative ed enti ricevono milioni di euro, ma chi verifica come vengono spesi? Come vengono controllati gli ospiti? Escono ed entrano quando vogliono? Perché non viene verificata la loro reale età?".

Sotto accusa anche l’urbanistica e tanti progetti "che hanno fallito, come il recente caso del presunto studentato alla Sacca: chi saranno davvero i prossimi inquilini di quell’edificio? Peraltro a fianco del drop-in del Ceis dedicato a persone con tossicodipendenze. Per non parlare della riqualificazione dell’ex Amcm, che ha stravolto l’area, già scelta da alcune baby gang come una delle loro sedi. O il fallimento della riqualificazione dell’R-Nord, il Comune possiede la maggioranza degli appartamenti, ma la prostituzione e lo spaccio non sono mai diminuiti.

Oltre all’amministrazione comunale, tanti i messaggi diretti anche al Prefetto e al Questore. Tutti devono fare la loro parte".

Focus anche sulla Polizia locale: "deve tornare ad essere polizia di prossimità. Che parla ed aiuta il cittadino. Si deve fare carico delle richieste e dei problemi dei modenesi. Il loro lavoro va valorizzato, servono finanziamenti e formazione specifica. Si parta dal Patto per Modena sicura. Se servono più agenti se ne assumano".

Al termine dell’incontro è stata espressa la disponibilità al dialogo con l’amministrazione: "Parlare, chiedere e capire quale può essere il percorso. Se c’è una prospettiva si collabora. Queste sono le problematiche, cosa volete fare? Se non ci saranno risposte, proseguiremo con le nostre iniziative di protesta". E c’è chi pensa già ad una grande manifestazione.