
Studente picchiato a Bomporto, incrementati i controlli
"Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) sono stata convocata dai sindaci di Ravarino, Maurizia Rebecchi, e di Bomporto, Tania Meschiari. Mi hanno manifestato tutta la loro solidarietà e vicinanza per quanto è accaduto a mio figlio. Inoltre, mi hanno garantito che incrementeranno i controlli e transenneranno il dietro della scuola".
Sono le parole della mamma del ragazzino di 11 anni di Ravarino che il 30 ottobre è stato aggredito e picchiato nel retro della scuola media Alessandro Volta di Bomporto, da due ‘bulli’ di origine straniera che frequentano la II o III media nello stesso istituto. Il giovane ha riportato la frattura della mandibola, oltre a dolore addominale e facciale da percosse, con una prognosi 30 giorni. Il tutto è avvenuto prima che suonasse la campanella di ingresso: "La struttura riunisce sia studenti di Bomporto che di Ravarino, ma sono due plessi diversi, con due presidi diverse - afferma la madre, che il giorno successivo si è recata dai carabinieri di Bomporto per fare denuncia –. Mio figlio come ogni giorno da Ravarino è arrivato davanti alla scuola verso le 7.45, e insieme ad un amico hanno fatto una passeggiata intorno all’edificio in attesa di entrare in classe. Proprio dietro la scuola tutto è accaduto: mio figlio è stato preso di mira da due studenti stranieri di qualche anno più grandi di lui". "La cosa più sconvolgente e che mi fa rabbia – prosegue la donna – è che questi due ragazzi questa mattina (ieri per chi legge, ndr) erano ancora a scuola, ‘tranquilli e beati’, come se nulla fosse accaduto. A quanto pare, nessuna punizione, nessuna sospensione da parte della preside. La settimana prima dell’aggressione avevano già spintonato mio figlio e il giorno dopo il pestaggio ci è stato riferito, sia da compagni di classe che da altre mamme, che erano davanti alla scuola in attesa che lui arrivasse per picchiarlo di nuovo".
m. s. c.