Telecamere per scovare le auto fuorilegge

Castelfranco, installate in 7 varchi. Tramite la targa controlli su revisioni e assicurazioni. E possibilità di ’seguire’ da remoto i veicoli sospetti

Migration

È un software multiforme quello trapiantato nel sistema di videosorveglianza castelfranchese. Che proprio in questi giorni ha visto accendersi sul territorio comunale altri 14 occhi elettronici, piazzati a coppie in 7 varchi bidirezionali lungo le arterie principali, in entrata e in uscita dal capoluogo e dalle frazioni. Ma non sono le ‘solite’ telecamere perché, oltre a leggere una targa e a controllare che l’auto sia in regola su revisione ed assicurazione, sono in grado di ricostruire in pochi secondi gli spostamenti di un mezzo fino ad una settimana prima. E di compiere tante altre funzioni, che torneranno utili in casi di furti, rapine, pirati della strada, incidenti e persone scomparse. Solo per fare qualche esempio.

Il ‘nervo ottico’ troverà sbocco nella centrale operativa della polizia locale – dove i vigili potranno osservare le immagini su uno schermo e gestire il nuovo software dal loro pc – e direttamente nei tablet che gli agenti avranno in dotazione dalla prossima settimana. Un assaggio di ‘Grande Fratello stradale’ sul quale la giunta Gargano sembra puntare davvero molto, anche come tassello fondamentale di quella smart-city che sta entrando sempre di più nei progetti dell’amministrazione.

«Questi 14 nuovi varchi – spiega il comandante della polizia locale Cesare Augusto Dinapoli – vanno ad aggiungersi alle altre 57 videocamere già attive sul territorio, che con questo aggiornamento possono contare ora su immagini molto più nitide. Inoltre, i filmati immortalati dai varchi resteranno in memoria per 7 giorni, consentendoci così di effettuare, oltre alle attività di controllo e prevenzione sulle strade, anche verifiche legate ad indagini di polizia giudiziaria. Ovviamente in collaborazione coi carabinieri».

Le potenzialità del nuovo sistema suggeriscono in effetti una lunga serie di applicazioni, legate soprattutto alla lettura automatica delle targhe. Il software ad esempio, incrociando le diverse banche dati, individua le vetture con revisione o assicurazione scadute: non si possono fare multe ‘da remoto’, ma gli agenti potranno posizionarsi a una certa distanza dal varco e fermare, grazie ai tablet, solo le auto indicate dal sistema come ‘irregolari’, ottimizzando così tempi e lavoro a favore di altre attività. Il ‘cervellone’ è anche in grado di segnalare il passaggio di ogni auto rubata, consentendo ai vigili di intervenire immediatamente. Oppure si può inserire nel software una specifica targa e ‘lui’ in pochi attimi ricostruirà una mappa cronologica (e per immagini) di tutti i movimenti effettuati dal veicolo presso i varchi nell’ultima settimana. Funziona anche in caso di targa parziale: nel setaccio digitale restano tutte le combinazioni possibili, cosa particolarmente utile in caso di reati, auto sospette o fughe dagli incidenti, quando un testimone ricorda solo alcune cifre. In più, coi varchi si possono monitorare i flussi di traffico: un ulteriore supporto alle attività della polizia locale, comprese le deviazioni dovute a lavori, incidenti o manifestazioni.

«Abbiamo investito 200mila euro – aggiunge il sindaco Giovanni Gargano – per implementare la nostra rete di sicurezza, stradale e urbana in senso lato, con un sistema che possa rispondere a numerose esigenze. É un’altro tappa del ’laboratorio Castelfranco’ sulla sicurezza. In questi anni abbiamo prima stretto le sinerige tra le forze dell’ordine, poi tra queste e i cittadini col Controllo di vicinato. Ora queste nuove tecnologie, e le lovità non sono ancora finite...».

Valerio Gagliardelli