
Il manifesto contestato da Fratelli d’Italia
"È semplicemente vergognoso il modo in cui il Partito democratico in Emilia-Romagna sta strumentalizzando la sanità per fare propaganda politica, arrivando persino a utilizzare i canali istituzionali per diffondere menzogne e nascondere la propria incapacità in tutti gli anni in cui ha governato". L’attacco è del coordinatore regionale di Forza Italia Michele Barcaiuolo. Il riferimento è al manifesto diffuso dalla Regione dove si legge che ‘Il Governo ha imposto alle Regioni, nonostante il loro comune parere negativo, di introdurre nuovi ticket. L’Emilia-Romagna si è assunta la responsabilità di applicare un sistema più equo’. Per Barcaiuolo è "una falsità indecente".
Per il coordinatore regionale del partito di Meloni "non hanno soltanto deciso di tassare ulteriormente i cittadini, ma hanno anche avuto la faccia tosta e il coraggio di scaricare la colpa sul Governo. Un comportamento inaccettabile, fuori da ogni logica, oltre che un’estrema mancanza di rispetto per le istituzioni".
Una polemica che segue alla manovra Irpef da 200 milioni di euro attraverso la quale la giunta di Michele de Pascale intende "rimettere in equilibrio i conti 2024 della sanità". Aumenti su Irap, bollo auto e ticket sanitari (in tutto un intervento sui 400 milioni) per far tornare i conti di viale Aldo Moro ed evitare tagli ai servizi nei prossimi anni.
Per quanto riguarda il ticket sanitario (obiettivo raccogliere 70 milioni), l’idea è rivedere nel complesso lo strumento, sbloccando in particolare il pagamento sui farmaci per le fasce di reddito medio-alto. La scelta della nuova giunta è di coprire il disavanzo sulla sanità, non tagliando le prestazioni ma alzando le tasse.
"La realtà - prosegue Barcaiuolo – è che questo Governo nel 2025 ha portato il Fondo sanitario nazionale a 136,5 miliardi di euro: la cifra più alta della storia repubblicana. Nessuno ha imposto nulla: è stata la Regione Emilia-Romagna a decidere di introdurre nuovi ticket, perché dopo anni di sprechi e inefficienze il Pd ha bisogno di fare cassa e ha scelto di farlo sulle spalle dei cittadini".
L’aspetto peggiore di questa situazione per Barcaiuolo "è il modo in cui la sinistra tenta di mistificare la realtà: invece di ammettere il proprio fallimento, spacciano i nuovi ticket come un atto di responsabilità e di equità: una presa in giro senza precedenti. Ancora più grave è il fatto che questa operazione di menzogna sia stata messa nero su bianco in comunicazioni istituzionali della Regione. Il Pd non si limita a tassare la salute dei cittadini, ma usa i mezzi pubblici per diffondere propaganda spudorata, come se la Regione fosse proprietà del partito. Per questo, "stiamo valutando la possibilità di presentare un esposto alla Corte dei Conti: questa non è una comunicazione istituzionale, ma un attacco politico, per di più pretestuoso e infondato, finanziato con risorse pubbliche. Un abuso inaccettabile, su cui chiederemo che venga fatta piena luce".
Rincara la dose la parlamentare di Fratelli d’Italia Daniela Dondi: "È inaccettabile che un governo regionale scelga di strumentalizzare il servizio sanitario, impiegando canali istituzionali per diffondere messaggi fuorvianti e scaricare la responsabilità delle proprie mancanze su attori esterni. La retorica adottata mira a dipingere un quadro ingannevole, in cui il Governo centrale sarebbe costretto ad accettare imposizioni a scapito delle Regioni, quando in realtà è l’amministrazione locale a dover fare i conti con anni di sprechi e mal gestiti investimenti".