Topo morto nel vassoio, caccia al colpevole La denuncia finisce nell’inchiesta sui ’no vax’

Choc nel reparto di Medicina Oncologica al Policlinico, la segnalazione inserita nel fascicolo relativo alle recenti incursioni negli ospedali

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Un’azione della galassia no vax oppure una ritorsione legata a malumori sul posto di lavoro. Che ha finito però per colpire la parte più debole e meritevole di tutele: il paziente. Sono queste le due piste su cui si orientano le indagini della polizia in merito al ritrovamento di un topolino morto sulla plastica protettiva del pranzo distribuito a un paziente nel reparto di Medicina oncologica del Policlinico. Il fatto risale allo scorso 9 settembre e sull’episodio sono in corso accertamenti. La notizia di reato è ‘inglobata’ nello stesso fascicolo aperto dalla Procura sui continui blitz dei no vax e no Green pass all’ospedale (e non solo), a seguito dei quali sono intervenute le forze dell’ordine ma non è detto che l’episodio rientri in quello specifico contesto. O meglio , gli inquirenti – le indagini sono affidate alla Digos – non escludono alcuna ipotesi al momento ma quella più plausibile sembra ricondurre a un atto volontario. Il fascicolo aperto dalla Procura è relativo a diverse ipotesi di reato, che vanno dall’interruzione di pubblico servizio alle minacce ma sono in corso accertamenti per capire a chi appartenga ‘la mano’ di colui che, a quanto pare volutamente e con uno specifico obiettivo, avrebbe posizionato il topo nel vassoio. Gli inquirenti tendono ad escludere eventuali problematiche igienico sanitarie nel reparto: il topo sarebbe stato appoggiato sul vassoio in un momento successivo alla preparazione dei pasti. Quanto accaduto rappresenta senza ombra di dubbio un episodio grave e saranno fondamentali le analisi dei filmati di videosorveglianza interni all’ospedale per valutare eventuali intrusioni il giorno del rinvenimento del topo, esattamente giovedì scorso. Come dicevamo nessuna pista è stata esclusa: chi indaga tiene presente che nei giorni scorsi i negazionisti hanno cercato in ogni modo di introdursi in ospedale, non solo interrompendo un servizio essenziale ma anche minacciando gli operatori. Inoltre è emersa più volte la contrarietà di alcuni ‘ambienti’ all’obbligo del Green pass soprattutto nelle professioni sanitarie. Poi c’è l’altro aspetto, quello legato a tensioni ‘interne’ alle aziende di servizi che si occupano della distribuzione dei pasti in ospedale. Infatti a novembre scadrà il subappalto di Cir (che prepara i pasti) in capo ad una delle ditte fornitrici di beni e servizi, poiché ne subentrerà una altoatesina. Il subappalto riguarda in realtà solo la parte delle pulizie ma alcuni degli operatori svolgono entrambe le funzioni: ovvero distribuzione pasti ai pazienti e fanno servizio pulizie. Il timore di perdere il posto di lavoro, quindi, nel corso del ‘passaggio’ tra le due cooperative avrebbe generato tensione tra i dipendenti protagonisti di recente di contestazioni interne. Insomma , gli scenari dietro all’increscioso episodio sono diversi e la stessa Azienda Ospedaliero – Universitaria ha sottolineato come siano in corso tutte le verifiche possibili per capirne le cause, senza escludere alcuna possibilità. "Un fatto gravissimo – ha affermato il direttore generale Claudio Vagnini –. Questo episodio - di cui ci scusiamo - è inaccettabile e non corrisponde ai criteri di cura, attenzione e sicurezza che l’Azienda da sempre assicura tramite i suoi professionisti e che pretende dai propri fornitori. La criticità – ha concluso – sarebbe lagata alle fasi di verifica del carrello e del vassoio", non certo a quella di preparazione e confezionamento del pasto. I vassoi vengono veicolati all’interno di un carrello termo-refrigerato per il mantenimento delle temperature previste dalla normativa per l’igiene degli alimenti. Prima di lasciare la cucina verso i reparti, il carrello viene sigillato per evitare manomissioni con una fascetta auto-sigillante e la distribuzione del pasto in reparto può avvenire soltanto se la fascetta è integra come è accaduto nel caso specifico.