REDAZIONE MODENA

Travolto da un’auto, muore all’ospedale

Nasar Mehmood, 46 anni, lunedì sera era a San Prospero, stava rientrando dopo il lavoro. E’ deceduto dopo una notte di agonia

Travolto da un’auto, muore all’ospedale

La comunità pakistana carpigiana, e non solo, piange la tragica morte di Nasar Mehmood, il 46enne di origine pakistana residente datempo a Carpi, che lunedì sera è stato investito da un’auto a San Prospero. Le ferite riportate dopo l’incidente erano apparse subito gravissime e purtroppo, nonostante il tempestivo intervento dei mezzi di soccorso e il trasporto in ospedale a Baggiovara, ieri mattina la situazione clinica si è aggravata e Nasar Mehmood è morto. Secondo le prime ricostruzioni, lo straniero, a piedi, stava attraversando la Statale in corrispondenza dell’incrocio con via Olmo/via Due Madonne, per dirigersi alla fermata dell’autobus. Improvvisamente è stato urtato da una Fiat Panda che procedeva in direzione di Medolla. Un impatto molto violento, a seguito del quale il 46enne ha sfondato il parabrezza dell’utilitaria ed è stato trascinato per alcuni metri prima di ricadere a terra. Sul posto sono giunti una pattuglia della Polizia locale di San Prospero e i mezzi di soccorso che lo hanno portato a Baggiovara. Ma purtroppo non ce l’ha fatta. Nasar Mehmood abitava a Carpi da oltre 20 anni, lascia la moglie e due figli piccoli. Da oltre dieci anni lavorava alla Tessitura Punto Maglia di Medolla, da dove lunedì pomeriggio è uscito prima dell’orario consueto perché non si sentiva molto bene: "A volte aveva la pressione un po’ bassa e ha deciso di tornare a casa prima – racconta Hasnain Abbas Bhatti, caro amico di famiglia -. Per quello ha percorso a piedi la strada per recarsi alla stazione dell’autobus. Non aveva la patente: andava e tornava dal lavoro con un altro suo collega e anche lunedì sarebbe tornato con lui in macchina… E invece, come si dice da noi ‘quando la morte è scritta, è sufficiente un piccolo pretesto’".

"Siamo amici di famiglia . prosegue Abbas – sono stato dalla moglie è sconvolta e disperata. Tutti noi siamo sconvolti da questa tragedia. Questa mattina stava andando con i parenti in ospedale a trovare suo marito quando è arrivata la terribile telefonata. Verrà fatta l’autopsia, non l’hanno ancora potuto vedere, poi la salma sarà espatriata in Pakistan. Lui era il punto di riferimento della famiglia: per fortuna hanno vicino altri parenti, di Novi e anche che stanno arrivando dall’Inghilterra, per stare loro vicino e prendersi cura di tutto". Nasar Mehmood viene descritto da tutti come un uomo gentile, educato, rispettoso e bene integrato nella comunità: "Frequentava la moschea e le varie festività, veniva con la famiglia". Parole di cordoglio e incredulità sono espresse anche dal suo datore di lavoro, Guglielmo Rinaldi, titolare della Tessitura: "Siamo molto scossi, era una bravissima persona, un gran lavoratore, sempre disponibile e puntuale".

Maria Silvia Cabri