
Serramazzoni, ex anestesista all’ospedale di Pavullo, aveva 67 anni. Oltre alla medicina la sua grande passione erano le due ruote.
La sua vita l’aveva dedicata ai pazienti. La comunità di Pavullo è sotto choc per la morte di Alessandro Cambiati, 67 anni, conosciutissimo e amatissimo ex anestesista dell’ospedale di Pavullo. L’uomo è morto nel tardo pomeriggio di domenica in un grave incidente sulla provinciale 21, in via San Dalmazio a Serramazzoni. Cambiati stava percorrendo la strada in sella alla sua bicicletta quando, giunto all’altezza del bivio che conduce a Riccò, si è scontrato con una Suzuki che proveniva dalla direzione opposta, condotta da una 36enne di Vignola rimasta illesa. Sul posto sono accorsi i sanitari del 118 con automedica e ambulanza: hanno fatti di tutto per cercare di rianimare il collega ma, purtroppo, ogni tentativo è risultato vano. Il 67enne è deceduto sul colpo a seguito dei gravi traumi riportati nell’impatto. L’ex medico anestesista risiedeva a Maranello, era da tempo in pensione ma a Pavullo tutti si ricordano di lui. Cordoglio è stato espresso infatti dai tanti colleghi che sottolineano come la sua morte lasci un vuoto enorme.
"Per tutti era ‘il ragazzo cresciuto in corsia’, esempio di umanità e professionalità" - sottolineano. Commozione è stata espressa da tutto l’ospedale di Pavullo e l’azienda Ausl: "Cambiati ha prestato servizio per tutta la sua carriera ultra-trentennale a Pavullo, diventando presto un punto di riferimento per tutti i colleghi che negli anni si sono approcciati al mestiere di anestesista, ma non solo – sottolineano. Esperto anche in terapia del dolore, nei oltre tre decenni di carriera è entrato in contatto con centinaia di pazienti, stabilendo con loro anche un profondo rapporto empatico.
Appassionato ciclista, Cambiati era noto non solo nell’ambiente sanitario, ma anche a livello umano in tutto il Frignano per il suo amore per le due ruote e la sua grande socialità. I colleghi dell’ospedale, sconvolti lo ricordano con enorme affetto: "Ha lasciato un segno profondo in tutti noi e nei pazienti che lo hanno conosciuto negli anni. Per tutti Alessandro era ‘il ragazzo cresciuto in corsia’, un esempio per tanti professionisti giovani arrivati dopo di lui. La sua scomparsa lascia un vuoto, oltre che professionale, soprattutto umano. In particolare tutto il personale del servizio di Anestesia è profondamente commosso per la scomparsa di Alessandro, che oltre ad essere un collega era un amico".
La direzione dell’Azienda USL si unisce al cordoglio della famiglia e degli amici di Alessandro, il cui esempio sarà sempre fonte d’ispirazione per tutti i colleghi. Ora sull’incidente sono in corso le dovute indagini da parte dei carabinieri, giunti subito sul posto.
Valentina Reggiani