"Treni, serve più sicurezza: emergenze gestite male"

L’associazione di utenti della linea Vignola-Bologna interviene dopo l’incidente: "Vanno eliminati i passaggi a livello e manca una sinergia con gli autobus".

"Treni, serve più sicurezza:  emergenze gestite male"

"Treni, serve più sicurezza: emergenze gestite male"

Fioccano le polemiche all’indomani dell’incidente, fortunatamente senza feriti, che ha visto scontrarsi all’altezza di Crespellano un Suv con un treno della linea Vignola – Bologna. Mentre un comunicato di Fer precisa che "l’evento sarebbe imputabile a una condotta imprudente dell’utente della strada", perché il veicolo "non si sarebbe fermato al segnale del passaggio a livello" ("le barriere – scrive sempre Fer – si erano regolarmente chiuse per proteggere il passaggio del treno"), dall’altra parte fanno sentire la loro voce anche i pendolari. Maurizio Quartieri infatti, presidente dell’associazione di utenti "In prima classe per Bologna – Vignola", rileva: "L’episodio deve richiamare con forza l’attenzione di tutti i soggetti interessati, ma soprattutto di quelli politici (primo fra tutti la nostra Regione in quanto committente del servizio e proprietaria dell’infrastruttura), di porsi concretamente come obiettivo a medio termine quello di migliorare la sicurezza di chi viaggia (in treno e sulle strade) attraverso interventi infrastrutturali finalizzati a eliminare dove possibile i passaggi a livello ancora presenti sulle tratte ferroviarie regionali e nazionali". Poi, sempre Quartieri lamenta: "L’altro aspetto emerso in occasione dell’incidente è l’incapacità dell’impresa ferroviaria, insieme al committente del servizio (la nostra Regione) di assicurare un’adeguata e puntuale assistenza dell’utenza coinvolta in eventi come questo.

In tali situazioni dovrebbe emergere l’efficienza del sistema, che invece offre spesso il peggio di sé, con informazioni mediante i canali gestiti direttamente dai soggetti ferroviari (display e sistemi audio a terra e a bordo) assenti o scarse, e spesso tardive. Per non parlare poi dell’assenza, e qui è solo mancanza di volontà, di una strategia condivisa tra i diversi attori del trasporto pubblico locale su gomma e ferro.

Per fare un esempio banale, l’altro ieri alla fermata del bus sostitutivo della tratta Bologna-Vignola presente fuori dalla stazione di Bologna è transitato un bus di linea della 671 alle ore 18.45 circa, su cui compariva la scritta ’Bo-Bazzano stazione ferr.’ ma non si è fermato per caricare parte dell’utenza (stimabile in 40-50 persone) che si trovava alla fermata anche da oltre un’ora! E dire che sarebbe bastata una telefonata tra i due gestori Trenitalia Tper (tpl ferro) e Tper (tpl gomma) affinché quel bus potesse svolgere anche una parte del servizio sostitutivo ferroviario".

Marco Pederzoli